CATANZARO «Assolutamente falso quanto sostenuto dal centrodestra che Noi con l’Italia si sia schierata a favore del candidato Fiorita». È quanto afferma in una nota Domenico Tallini, responsabile regionale Enti locali di “Noi con l’Italia”, chiarendo così la sua posizione durante le ultime elezioni comunali di Catanzaro.
Con riferimento ad un articolo apparso sulla stampa e firmato “I partiti del centrodestra al comune di Catanzaro”, si precisa quanto segue: «Nella fase di costruzione della coalizione il candidato a sindaco del centrodestra, il PDino Valerio Donato, individuato a tale ruolo dai partiti e dai movimenti della stessa coalizione, in occasione della prima conferenza stampa in pubblico al Supercinema dichiarava che tutti potevano aspirare a far parte della coalizione Sua tranne Abramo e Tallini. Solo allora, assieme ad Antonello Talerico, al quale è stato posto il veto per una candidatura a sindaco nel centrodestra, decidemmo di dar vita ad una coalizione che non avemmo remore a definire di centrodestra, soprattutto perché l’avv. Talerico era stato candidato con Forza Italia e ne fosse anche tesserato. Noi con l’Italia aderì ad un cartello di sei liste civiche che sostennero la candidatura dell’avv. Antonello Talerico. Dopo il primo turno, pur essendo stati critici nei confronti di tutti coloro che avevano sostenuto l’anomalia di una coalizione di centrodestra e un candidato a sindaco del Pd, finì che al primo turno il candidato Donato ebbe circa nove punti in meno delle sue liste. Con comunicato ufficiale, del sottoscritto, inviato a tutti i candidati, fu deciso di lasciare libertà di voto agli elettori che avevano votato la lista di Noi Con L’Italia di Maurizio Lupi».
«Pertanto – prosegue la nota – è assolutamente falso quanto sostenuto dal centrodestra che Noi con l’Italia si sia schierata a favore del candidato Fiorita. Il comunicato ufficiale diffuso attraverso la stampa è un atto inoppugnabile che nessun partito di centrodestra può mettere in discussione. Nel dopo elezioni, – spiega Tallini – il sottoscritto non ha mai incontrato il Sindaco Fiorita né lo ha mai sentito per telefono per questioni che riguardano il Comune di Catanzaro. Noi con l’Italia non ha mai partecipato ad incontri con la coalizione di Centrosinistra per definire assetti e ruoli nella nuova amministrazione Fiorita. Altra cosa è stata la posizione del candidato a Sindaco Talerico, che differenziandosi dal nostro partito, decise di appoggiare Fiorita al ballottaggio e di entrare in Giunta con un proprio tecnico. È vero invece che noi con l’Italia ha auspicato che finisse prima possibile lo stallo del consiglio comunale dove il centrodestra pur avendo i numeri (20)non è riuscito a far eleggere un proprio rappresentante alla carica della massima assise comunale. La posizione di Noi con l’Italia in questa circostanza è stata utile e decisiva per eleggere presidente e vicepresidente contribuendo a far uscire il consigli comunale dall’’empasse, ovviamente contro la volontà dei consiglieri-reduci dello schieramento del centrodestra sconfitto al ballottaggio. Per cui smentisco nella maniera più assoluta che Noi con l’Italia abbia ufficialmente o formalmente sostenuto al ballottaggio Nicola Fiorita, certamente l’ordine di scuderia non poteva diventare una imposizione per nessuno, e visto il largo consenso ottenuto da Fiorita al ballottaggio, riteniamo a nostro modesto avviso che molti nostri elettori e moltissimi elettori della coalizione del centro destra, trovandosi a decidere tra due esponenti del Pd, abbiano votato secondo il criterio del meno peggio. Tutto ciò grazie alla insipienza della classe dirigente del Centrodestra regionale che ha svenduto, o sarebbe meglio dire rinnegato, la propria storia politica e in molti casi una buona politica nella città capoluogo e nella sua provincia. Ai partiti del centrodestra dico che solo partendo da una seria e onesta analisi politica degli errori commessi si potrà rifondare il centrodestra nella città di Catanzaro e nella sua provincia. Ripartiendo dai partiti, e non dal civismo strumento agevole per la pratica squallida di un trasformismo becero che tanto danno ha arrecato alla politica e alla immagine del consiglio comunale».
x
x