CATANZARO Pochi dati e in generale una «non completa cognizione sulle vicende societarie». Tra i vari “vulnus che la Corte dei Conti ha messo in evidenza nel giudizio di parifica del Rendiconto 2021 della Regione Calabria spicca la situazione dei tanti enti strumentali, società partecipate, fondazioni che non sono più strategici e non sono più nel “portafoglio” dell’amministrazione ma che ancora lo zavorrano nonostante siano stati di fatto smantellati. Da anni falliti o in procedure di liquidazione, ancora “sopravvivono” portandosi dietro contenziosi, procedure esecutive e difficoltà assortite e alimentando la complessiva confusione gestionale del “sottogoverno” della Regione.
Secondo quanto scrive la sezione di controllo della Corte dei Conti «riguardo allo stato delle procedure concorsuali al 31 dicembre 2021, delle società direttamente partecipate vi sono 5 società in fallimento e 3 in liquidazione. Nel 2021 si è conclusa la sola liquidazione di Somesa srl, per le altre società non sono pervenute variazioni della situazione precedente. I pochi riscontri sullo stato delle procedure in corso sono indicativi di non completa cognizione sulle vicende societarie: si richiama l’attenzione della Regione quanto al ruolo istituzionale di vigilanza che le compete. Vi sono procedure la cui conclusione è rallentata per contenziosi pendenti (Comarc Srl in liquidazione, Stretto di Messina Spa in liquidazione), ovvero per richiesta di importi per ripianare le perdite e ricostituire il capitale sociale (Sogas Spa in fallimento)». «Analoghe criticità» – aggiunge la magistratura contabile – «ricorrono per le procedure riguardanti le società a partecipazione indiretta».
«Sullo stato delle procedure in corso per fondazioni ed enti strumentali regionali!, la Corte dei Conti segnala che «vi sono 3 fondazioni soggette a liquidazione volontaria; 2 enti strumentali soggetti a liquidazione coatta amministrativa. Anche per detti organismi mancano dati sulla variazione della situazione precedente, malgrado i “Dipartimenti Vigilanti abbiano sollecitato la conclusione di alcune liquidazioni che si protraggono da molti anni”. Tra le ragioni del ritardo nella chiusura delle procedure di liquidazione emergono, in particolare, l’esistenza di contenziosi (giudiziali e stragiudiziali), procedure esecutive (Fondazione Calabresi nel mondo in liquidazione, Fondazione Field in liquidazione), difficoltà gestionali dovute a dimissioni del commissario liquidatore (Fondazione Calabria Etica in liquidazione, Fondazione Field in liquidazione), mancata adozione degli atti contabili, a partire dalla registrazione dell’impegno di spesa, per lo stanziamento delle somme destinate a terminare la liquidazione (Fondazione Field)». (c. a.)
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