CATANZARO «Non mi sento un eroe, mi sento come una persona che ha fatto quello che si sentiva di fare e questo per fortuna è stato il bene di un altro». Così Marco Tinello, il giovane agente di polizia di Catanzaro che nei giorni scorsi è balzato agli onori della cronaca per aver salvato a Bologna, città nella quale presta servizio, un bambino di due anni che rischiava di soffocare. Questa mattina Tinello è stato ricevuto al Comune di Catanzaro dal sindaco Nicola Fiorita, che ha consegnato al poliziotto una targa esprimendo «l’orgoglio e la gratitudine della città». Particolarmente emozionato Tinello, che subito dopo il gesto tra l’altro aveva ricevuto i ringraziamenti anche del presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Ho vissuto tutta la mia vita a Catanzaro, sono partito da qui 19 anni ma – ha ricordato l’agente di polizia – fino a19 anni ero in queste strade e in queste piazze. E quindi essere accolto in questo palazzo è incommentabile, un’emozione veramente grande. È un gesto già fatto in passato da altre persone, mi auguro che lo faranno altrettante e che ognuno riceva i giusti meriti e ringraziamenti. Non mi sento un eroe, mi sento- ha concluso Tinello – come una persona che ha fatto quello che si sentiva e questo per fortuna è stato il bene di un altro».
Ad accompagnare Tinello al Comune anche il padre, carabiniere in pensione, e il questore di Catanzaro, Maurizio Agricola, che ha rimarcato «l’impegno quotidiano che poi si traduce in gesti straordinari, un impegno che fa parte del bagaglio professionale di un agente ma anche anche di una unicità delle persone». Infine, a salutare Tinello anche l’assessore alla sicurezza del Comune di Catanzaro, Marinella Giordano, già dirigente della polizia di Stato: «È un momento molto emozionante, per me un doppio orgoglio visto che alla polizia mi lega un filo indissolubile e ora da amministratore della città mi sento davvero felice di poter abbracciare un nostro giovanissimo concittadino che ha abbracciato da poco la professione ma ha già dato un esempio mirabile delle proprie qualità». (redazione@corrierecal.it)
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