SAN LORENZO Il monumento fu inaugurato nel 2015 alla presenza di Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera. Oggi, a San Lorenzo, nel Reggino, la pineta con il piazzale dedicato al brigadiere dei carabinieri Antonino Marino, ucciso nel 1990 in un agguato della ‘ndrangheta, versa in uno stato di incuria e completo abbandono che rende il sito infrequentabile. «Una situazione che va avanti da diversi mesi», spiegano gli abitanti della zona, che non ricordano neanche l’ultima volta che hanno visto gli addetti alla pulizia in azione.
Panchine cadute a pezzi, lampioni danneggiati e pericolanti, erba ad altezza d’uomo. «Uno spettacolo indecoroso», ha commentato la moglie del brigadiere, Vittoria Marino, che ha auspicato «un intervento celere che riporti dignità» al luogo dedicato al sottufficiale nel suo paese di origine. Nella pineta così come in altre parti del piccolo centro dell’entroterra reggino – anche nel cimitero cittadino – lo stato di incuria è ben visibile, non servono occhi particolarmente attenti.
«Facciamo quello che possiamo con quello che abbiamo». La frase è una ma le voci sono tante e sono quelle di chi San Lorenzo lo vive ogni giorno, nonostante lo spopolamento che il piccolo centro reggino ha subito negli anni. «In tanti se ne sono andati. Tante case sono abbandonate e il rischio e la paura è che qualcuno possa entrare e portarsi via tutto, come è accaduto già diverse volte».
Altro grande disservizio è la mancanza della raccolta differenziata, una condizione che aggrava ancor di più – il già generale diffuso in Calabria – fenomeno degli abbandoni.
All’entrata del paese a risaltare (ahinoi), sono i rifiuti ingombranti abbandonati sul ciglio della strada. Lavatrici, televisori, divani, sedie, scrivanie, scaffali, pneumatici. «Qui ancora non c’è neanche la raccolta differenziata e ci hanno dimezzato anche i cassonetti dei rifiuti», raccontano alcuni cittadini.
Sul punto l’amministrazione comunale, nella persona del consigliere di maggioranza Lorenzo Spizzica, ha spiegato: «Stiamo lavorando da quasi un anno ma le difficoltà sono maggiori anche perché il personale è carente. Siamo arrivati in un Comune in cui abbiamo tecnici responsabili delle aree solo per un paio di ore nel pomeriggio. Il personale è quello che rimane da altri Comuni». Raccolta differenziata, sistema di videosorveglianza, lavori per riqualificare aree come cimiteri e luoghi di interesse: sarebbero – a detta di Spizzica – nei progetti dell’amministrazione: «Vogliamo mettere la videosorveglianza perché è un paese abitato perlopiù da anziani e riteniamo che sia fondamentale monitorare i punti più sensibili. Per il piazzale dedicato al brigadiere Marino – spiega il consigliere comunale – c’è un finanziamento, a cui fa capofila il Comune di Bova Marina, e so che è arrivata la prima tranche. Ci accerteremo in questi giorni per capire a che punto siamo». Intanto l’impegno è quello di ripulire l’area con mezzi propri: «Lo faremo presto – afferma Spizzica – perché è un luogo simbolo dedicato a un’istituzione, un uomo che è morto svolgendo il proprio dovere». (redazione@corrierecal.it)
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