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Medicina a Crotone, De Sarro chiarisce: «I nostri ragazzi potranno restare qui» – VIDEO

Il rettore dell’Umg: «Un investimento per l’area di Crotone». Sui dubbi dell’Unical: «Non hanno capito il significato della convenzione»

Pubblicato il: 23/10/2023 – 17:27
Medicina a Crotone, De Sarro chiarisce: «I nostri ragazzi potranno restare qui» – VIDEO

CATANZARO «Abbiamo la possibilità di fare studiare quei ragazzi che non risultano idonei a entrare a medicina e rimangono fuori dalle graduatorie nazionali. Il nostro intento, dunque, è quello di evitare che questi ragazzi vadano a finire – come accade già – in Albania, in Romania o Bulgaria, con spese consistenti per le famiglie». È il rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, ad illustrare i dettagli relativi all’intenzione di istituire dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Infermieristica e Fisioterapia, con sede amministrativa all’Università “Link Campus University” e sede didattica a Crotone.

«Una possibilità per i nostri ragazzi»

La decisione, dopo le polemiche alimentate negli ultimi giorni ed a poche ore dalla convocazione della seduta del Comitato Regionale Università Calabresi (CoRUC), è stata spiegata dal rettore uscente  De Sarro in un incontro con la stampa convocato immediatamente dopo l’insediamento del nuovo Senato accademico «Il percorso è chiaro, noi mettiamo a disposizione i docenti ed anche le strutture  fino a quando la Unilink non ne avrà disponibili nell’area di  Crotone. Perché questa operazione? Come sapete c’è già la possibilità per i ragazzi non idonei ad entrare a medicina di andare all’estero e frequentare Università il cui titolo di studio non è riconosciuto in Italia, con questa iniziativa diamo a questi ragazzi l’opportunità di rimanere qui e di formarsi». Il meccanismo è presto detto «Noi garantiamo con i nostri docenti – ha spiegato De Sarro – una formazione qualificata che consentirà a questi ragazzi, se lo riterranno, di ritentare l’ingresso a medicina al secondo anno e rientrare dunque nel contingente nazionale. Se non avessimo pensato a questa possibilità questi studenti andrebbero  in Albania, in Romania o in Bulgaria, di fatto stiamo solo andando incontro alle richieste del territorio, dei giovani e delle famiglie che sostengono un costo economico non indifferente.

Le resistenze del senato accademico Unical

La decisione di De Sarro ha trovato finora qualche resistenza da parte del Senato accademico dell’Unical. Secondo il rettore dell’Umg «c’è evidentemente un fraintendimento, non si è compreso il significato di questa convenzione che non interessa il contingente nazionale dei ragazzi ritenuti idonei, è chiaro che questi studenti preferiscano l’Università pubblica. Gli altri, e cioè quelli rimasti fuori, vanno all’estero o in qualche altra Università privata. Con una differenza sostanziale, ci sono Università private, penso ad esempio al  “San Raffaele” o all’Humanitas”, che sono di livello qualitativo elevato ed altre che invece non hanno la componente laboratoristica o assistenziale». La conseguenza per il Rettore è simile a quanto accadrà con l’Unical «noi forniamo la componente assistenziale e questo significa che quarto, quinto e sesto anno si faranno a Catanzaro a meno che non ci sia una struttura o un reparto ospedaliero dell’Annunziata accreditato da Agenas. Francamente non comprendo la resistenza, i nostri studenti, sia della parte medica che delle professioni sanitarie, vanno già sul territorio: a Lamezia, a Cosenza, a Reggio Calabria, a Crotone e Vibo Valentia. In pratica con questa convenzione non facciamo nulla di differente rispetto a  quello che abbiamo fatto fino ad ora». Relativamente a Crotone, secondo il rettore dell’Umg «le condizioni per alcune strutture, per alcuni reparti, ci sono perché fanno parte anche della rete formativa delle nostre scuole di specializzazione. Non tutti ce l’hanno, ma per quelli che non ce l’hanno garantiamo noi». Quello con la Link, in sostanza, è un percorso interateneo e De Sarro spiega «noi mettiamo a disposizione la competenza del nostro ateneo, dall’altro lato c’è invece un investitore disposto, se naturalmente la cosa andrà a buon fine, ad investire 5 milioni nell’area di Crotone». 

«I corsi vanno banditi a novembre»

Quanto alla riunione del Coruc (il comitato regionale delle Università calabresi) De Sarro smentisce che si tratti di una decisione forzata e frettolosa «In passato – ha spiegato – sono già state fatte varie riunioni anche nella massima emergenza. La scelta ha una motivazione precisa ed evidente, su 26 docenti necessari per avviare il percorso a Crotone 13 sono forniti dall’UMG, Unilink invece deve bandire i concorsi e deve farlo ora non a gennaio. E sempre a proposito della riunione del Coruc prevista per domani, De Sarro è stato chiaro: «Penso che come già accaduto tante altre volte dovremmo discutere sull’importanza di investire in questo modo e sulle ricadute che ci sono sul territorio con Catanzaro che  rimane sempre centrale nella formazione sanitaria». Infine sulla posizione espressa dall’Unical, De Sarro specifica «sono un po’ deluso anche perché noi non andiamo ad incidere in nessun modo l’Università di Cosenza, stiamo solo cercando di recuperare dei ragazzi costretti ad andare all’estero per prendersi un titolo che invece possono prendere anche qui. Il rettore Leone non vuole minimamente arrivare ad un accordo ma d’altro canto non ci è venuto incontro diverse volte». (redazione@corrierecal.it)

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