LAMEZIA TERME Nuove speranze per i politici calabresi che nel settembre 2022 hanno sfiorato l’elezione al Parlamento. Al via il riconteggio delle schede bianche e nulle secondo quanto ha disposto la Giunta delle elezioni della Camera, che ha deliberato l’apertura dell’istruttoria e invitato i singoli gruppi a designare un proprio componente nei Comitati di verifica. La vicenda era stata anticipata nei mesi scorsi dal Corriere della Calabria. Il riconteggio è stato disposto per effetto del forte pressing del centrodestra per modificare i criteri di calcolo e far considerare valide ai fini dell’uninominale le schede che presentavano due o più croci su liste della stessa coalizione: tesi fortemente contestata dalle opposizioni, in particolare dal Movimento 5 Stelle, che per protesta nei mesi scorsi ha anche occupato la Giunta delle elezioni. «Se dalla “regia” pensano di intimidirci o dividerci, hanno sbagliato indirizzo. Risponderemo con un sorriso e con la lotta. La libertà di voto non si baratta», aveva tuonato a suo tempo Orrico.
Ma alla fine si è trovata una soluzione di compromesso, in sede di Giunta delle elezioni della Camera. E così ora sono diversi i politici calabresi che sono coinvolti nel riconteggio delle schede bianche e nulle, riconteggio che dovrebbe avvenire su un campione di sezioni. Il caso più noto è quello del candidato di Forza Italia Andrea Gentile, che fa fatto ricorso contro l’elezione nel collegio uninominale della Camera di Anna Laura Orrico, del Movimento 5 Stelle, che ha prevalso per circa 500 voti (peraltro, nel caso di ribaltamento a perdere il seggio non sarebbe la Orrico, che è stata eletta anche nel plurinominale, ma Elisa Scutellà, sempre del M5S). Una diversa assegnazione dei voti potrebbe in qualche modo influire sui ricorsi presentati da Enza Bruno Bossio (Pd) e Fulvia Caligiuri (Forza Italia), non elette per pochi voti. Speranze di un possibile ripescaggio anche per Pino Galati, che venne candidato dalla coalizione di centrodestra nel collegio uninominale di Carpi, in Emilia, ma venne sconfitto dal candidato del centrosinistra Andrea De Maria. Sulla vicenda si registra il commento dell’avvocato Oreste Morcavallo, difensore di Gentile, Galati e Caligiuri: «Sono soddisfatto – dice Morcavallo – per l’avvio dell’istruttoria che di fatto supera lo scoglio dell’ammissibilità». (c. a.)
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