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Calabria, la sfida del terzo settore nella Regione più povera d’Italia

Presentato il focus della rivista Vita. Calo demografico ed emigrazione: dal 2002 al 2022, 157.934 giovani calabresi dai 18 ai 34 anni sono andati via

Pubblicato il: 28/11/2023 – 8:44
Calabria, la sfida del terzo settore nella Regione più povera d’Italia

COSENZA Ieri al Parco degli Enotri di Mendicino (Cs), sede di Fondazione Carical, si è tenuta la presentazione del quinto volume della serie “Geografie Meridiane” alla presenza dei protagonisti del mondo dell’accademia, dell’innovazione sociale e del Terzo settore calabrese.
Che fine fa il sociale quando le persone se ne vanno e la popolazione continua a diminuire? Da questo interrogativo parte il focus book della collana “Geografie Meridiane” dedicato alla Calabria (“Calabria, il sociale senza società”, che segue i focus su: Sardegna, Basilicata, Puglia e Sicilia), che in un incontro aperto al pubblico ha esposto i risultati e le analisi dell’approfondimento (curato da Josephine Condemi in collaborazione con Giulia Polito) con le voci di protagonisti del volontariato, delle cooperative sociali, delle fondazioni bancarie, dell’imprenditoria e dell’università per ripercorrere la storia complicata del sociale in Calabria fino all’attualità, ovvero l’approvazione del regolamento di applicazione della legge quadro regionale sui servizi sociali, arrivata dopo 20 anni di attesa, e alle sfide della nuova programmazione degli ambiti territoriali e del PNRR commentate dall’assessore regionale alle Politiche sociali Emma Staine.
In Calabria (la regione più povera in Italia con il reddito medio pro capite di appena 16.190 euro), ogni mille residenti, otto decidono di emigrare (Istat, “Report Migrazioni” 2021), undici in provincia di Crotone: è il tasso più alto di tutte le regioni italiane. Non va meglio contando anche i cambi di residenza in entrata: tre delle quattro province italiane a saldo migratorio netto più basso sono calabresi. Dal 2002 al 2022, 157.934 giovani dai 18 ai 34 anni sono andati via (-32,2%, Istat, “I giovani del Mezzogiorno”, 2023). Perché? Quali sono le risposte che il Terzo Settore riesce a dare nella regione in cui la spesa procapite dei Comuni per i servizi sociali è stata di 28 euro l’anno, a fronte di una media di 66 al Sud e 132 al Nord (Istat, “La Spesa Sociale dei Comuni anno 2020”, 2023)? Nato per deistituzionalizzare, il sociale in Calabria rischia oggi di istituzionalizzarsi dentro sé stesso? 
Particolare attenzione è stata dedicata alla raccolta dei dati di settore e al tema della sostenibilità economica: i change makers che insistono, resistono, innovano hanno descritto con generosità le loro esperienze, senza tralasciare i momenti di difficoltà, fuori da ogni retorica delle eccellenze. I racconti dei protagonsiti di cooperativa “Kiwi” (Rosarno, Rc), Fondazione Trame (Lamezia Terme, Cz), GOEL – Gruppo Cooperativo (Siderno, Rc), “Le Seppie” (Belmonte, Cs), Consorzio Macramé (Reggio Calabria, RC),“Mulinum” (San Floro, Cz), “Sabir” (Caccuri, Cr), si pongono così come testimonianze del possibile e non dell’irraggiungibile. Le tre parole chiave che sintetizzano altrettante strade per lo sviluppo della Calabria sono state affidate a Giovanna Vingelli, direttrice del centro di Women’s Studies “Milly Villa” UniCal (“Donne”); Gianluigi Greco, direttore dipartimento “Matematica e informatica” UniCal (“Intelligenza Artificiale”); Gianni Pensabene (“Cooperazione”), presidente di Fondazione Carical. 
Proprio Pensabene ha portato i saluti iniziali, prima della presentazione del focus book a cura del direttore di Vita, Stefano Arduini. Poi gli interventi dei rappresentanti delle sette esperienze di cambiamento, coordinati da Josephine Condemi e la tavola rotonda finale, moderata dal direttore Arduini, cui, oltre allo stesso Pensabene, erano invitati Luciano Squillaci, portavoce del Forum del Terzo Settore calabrese; Giorgio Marcello, docente di sociologia UniCal; don Giacomo Panizza, presidente di Comunità Progetto Sud; Giovanna Vingelli, docente di sociologia UniCal, Sabina Licursi, docente di sociologia UniCal. Prenderanno la parola anche Gianni Romeo (CSV Cosenza), Peppe Bognoni (CSV “I due mari”), Gaetano Mazzarella (CSV Calabria centro), Giancarlo Rafele (Legacoopsociali Calabria) ed Enzo Dattolo (Federsolidarietà Calabria). Malgrado l’invito non erano invece presenti rappresentanti politici della Regione.

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