ROMA ”La Commissione ha, all’unanimità, deciso di insediare di nuovo un Comitato sulle vittime di mafia e i testimoni di giustizia ma ha deciso anche di fare un Comitato che si occupi unicamente di minori”. Lo ha detto Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare Antimafia al convegno per la presentazione del progetto ‘Biesse Giustizia e Umanità Liberi di Scegliere’, organizzato nella sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, dalla stessa associazione culturale bene sociale in collaborazione con la Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Chiara Colosimo e il patrocinio del consiglio regionale della Calabria. Un progetto, concepito Roberto Di Bella, già giudice minorile, in Calabria e che punta, attraverso un protocollo, ad educare alla legalità e dare la possibilità ai giovani di famiglie della criminalità organizzata e alle loro madri di scegliere una vita diversa e liberarsi dall’indottrinamento mafioso. ”Possiamo accettare che la famiglia sia vivaio di criminalità organizzata? No”, ha sottolineato Colosimo aggiungendo che a questi ragazzi ”dobbiamo dire che può e deve esserci una madre che ha il volto dell’Antimafia. Questa possibilità passa da una legge, che metteremo a disposizione, e inizierà il suo percorso qui. Una legge per il ‘diritto all’innocenza’ strappato fino a qui a troppi bambini”. Una legge nazionale che, dunque, si va ad aggiungere a una legge già approvata in Calabria dal Consiglio regionale guidato dal presidente Filippo Mancuso, presente all’incontro di Roma (leggi qui).
”Pensare a ‘Liberi di Scegliere’ come a una legge è fondamentale. In Calabria la repressione si esprime senza sosta con ordinanze di custodia cautelare ma il risultato quale è? Il figlio del capocosca diventa capocosca”. Lo ha detto Federico Cafiero De Raho, vicepresidente della Commissione Antimafia, al convegno per la presentazione del progetto ‘Biesse Giustizia e Umanità Liberi di Scegliere’. ”Bisogna intervenire con una serie di norme che garantiscano questi soggetti, che non sono collaboratori di giustizia”, ha continuato Cafiero De Raho riguardo ai giovani che si allontanano dalle famiglie mafiose e alle loro madri che decidono per loro stesse e i propri figli un futuro diverso: ”Queste sono mamme coraggio che hanno una straordinaria forza e, attraverso di loro, riusciremo a battere la ‘ndrangheta”.
“Quello che abbiamo in testa, insieme alla Commissione antimafia e ai ministeri interessati è un disegno di legge che sia più strutturato e che possa proseguire quello che è stato un importante tassello, voluto dal presidente Di Bella. Un progetto che dia la possibilità ai ragazzi, che crescono purtroppo in determinati contesti familiari, di essere liberi di scegliere. Scegliere una vita differente, che non costringa le madri a portare un lutto per sempre, ma soprattutto che dia nuove speranze e sostanza ai sogni dei ragazzi”. Così Wanda Ferro, sottosegretario all’Interno, intervenuta oggi al convegno a Palazzo San Macuto.
“Il protocollo è scaduto a dicembre e verrà rinnovato. Per dare continuità giuridica, culturale e psicologica al progetto “Liberi di scegliere” serve una legge”. Così il presidente del Tribunale dei minorenni di Catania, Roberto Di Bella, già giudice minorile a Reggio Calabria, nel suo intervento al convegno. “Sono 150 i minori entrati nel progetto, 30 le donne che hanno deciso di andare via e sette quelle che sono diventate collaboratrici di giustizia”, aggiunge il giudice. Si tratta di provvedimenti “che comportano l’allontanamento dei minori dal gruppo famigliare” e il loro inserimento “in strutture comunitarie, interveniamo solo quando il metodo educativo mafioso determina un concreto pregiudizio, caso per caso”. “Liberi di scegliere” è stato proprio al centro del convegno. Progetto che è diventato anche un format nelle scuole per educare alla legalità e che prevede la lettura dell’omonimo libro e del film Rai. Un format questo, realizzato con l’associazione Biesse, che ha ispirato anche una legge regionale. “Manca l’ultimo tassello che è quello legislativo”, aggiunge Di Bella. L’associazione ha indetto anche un concorso nazionale per le scuole che prevede la donazione di borse di studio.
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