CASTROVILLARI In centinaia stipati nel perimetro delimitato da guardie del corpo e forze di polizia attendono con ansia l’arrivo a Castrovillari del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Colpisce la figura di una donna minuta e silenziosa. Intorno a lei solo giacche e cravatte, telecamere e microfoni, chiacchiere e sorrisi. Il suo volto è diverso, nessuna frase di circostanza, nessuna smorfia di emozione, gli occhi spenti e quella maglia bianca con il volto di uomo a far da contrasto alla chiassosa attesa dei presenti. Le chiediamo gentilmente chi sia l’uomo nella foto. «E’ mio marito, è morto sul lavoro». Un padre che non rivedrà mai più i suoi figli di 20 e 27 anni, un lavoratore che domani – primo maggio – non potrà festeggiare.
«Basta morti sul lavoro, nel 2024 non è più possibile assistere a queste tragedie». dice Silvana Malaj, moglie di Edison Malaj, 54enne di nazionalità albanese morto lo scorso 17 febbraio a Frascineto dopo essere rimasto schiacciato da un lastrone di cemento che stava spostando insieme ad alcuni colleghi in un piazzale. «Le indagini sono in corso, speriamo che la giustizia faccia il proprio dovere», ha detto la donna aggiungendo: «Sono onorata di essere qui alla presenza del presidente Mattarella. La sicurezza sul posto del lavoro deve essere un valore». Poche parole, poi l’emozione inizia a prendere il sopravvento. Silvana Malaj riprende posto, sistema la maglietta che ricorda come «i morti sul lavoro non siano solo numeri». (f.b.)
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