RENDE Dopo quasi un anno di attesa, questa mattina è stata finalmente liberata dai rifiuti l’area di Via De Amicis a Rende, adiacente al parcheggio del Supermercato Conad in Via Verdi. L’operazione di bonifica è stata effettuata da Calabra Maceri. Una “battaglia” del Corriere della Calabria che dallo scorso mese di febbraio ha sempre seguito gli sviluppi (pochi in realtà) della vicenda, e una svolta improvvisa per i residenti e gli esercenti della zona che può volte hanno denunciato una situazione che, con l’innalzamento delle temperature, correva il rischio di trasformarsi in una vera e propria emergenza sanitaria. «Stamattina, viene evidenziato in una nota dell’azienda nel settore della gestione integrata dei rifiuti – Calabra Maceri ha messo a disposizione uomini e mezzi per porre fine ad uno scempio che mortificava la città, dopo mesi di diatribe tra il condominio, proprietario dell’area, e il comune, che ha emesso un’ordinanza di bonifica dei luoghi, interessando anche l’Asp. L’intervento dei sanitari evidenziava, in una relazione assai dettagliata, la presenza di rifiuti di varia natura tra cui prodotti di combustione, carcasse di elettrodomestici e rifiuti organici. Un’area – continua Calabra Maceri – presa di mira già precedentemente da abbandonatori seriali che da domani dovranno rivedere i propri comportamenti. Si auspica che la promessa da parte del comune di Rende di installare fototrappole e intensificare i controlli sulle attività commerciali, possano dissuadere coloro i quali, nonostante i servizi di raccolta differenziata offerti, si ostinano a conferire indiscriminatamente ovunque si trovino».
Sulla discarica a cielo si era espresso anche Sandro Principe. L’ex primo cittadino di Rende al Corriere della Calabria aveva rivelato di non sapere se quel terreno fosse pubblico o privato, «ma ciò non esime la pubblica amministrazione ad intervenire, se è pubblico c’è una responsabilità diretta, ma ove fosse privato, c’è una responsabilità sotto il profilo sanitario. Una volta si diceva che i sindaci rappresentano la massima autorità sanitaria del territorio». (f.veltri@corrierecal.it)
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