CIVITA «Oggi è il giorno del ricordo e della memoria, dobbiamo pregare per le vittime e con i loro familiari». Sei anni dopo quel 20 agosto 2018, il sindaco di Civita Alessandro Tocci ricorda – al Corriere della Calabria – le dieci vittime della tragedia consumata nelle Gole del Raganello. Un inferno di fango e acqua ha travolto e ucciso escursionisti e turisti: Antonio Santapaola e Carmen Tammaro, la cui figlioletta fu salvata dagli uomini del Soccorso alpino, Myriam Mezzolla e Claudia Giampiero, Paola Romagnoli, Gianfranco Fumarola, Carlo Maurici e Valentina Venditti, Imma Marrazzo e Antonio De Rasis, la guida del gruppo, originaria di Cerchiara.
«Come accaduto negli anni scorsi, abbiamo celebrato una messa in suffragio delle vittime con il nostro sacerdote, alla presenza del Vice Eparca Papas Pietro Lanza, e mi rifaccio alla sua omelia, dobbiamo pregare per loro e pregare con loro», dice Tocci. Che aggiunge: «Quanto accaduto il 20 agosto 2018 non lo dimenticheremo mai». C’è una tragedia nella tragedia, i morti del Raganello sono il simbolo di quanto accaduto nel centro arbereshe situato cuore del Parco del Pollino, ma quel sito in grado di attrarre migliaia di turisti ogni anno è ancora sotto sequestro. «Questa è un’altra situazione, un nodo ancora da sciogliere. Sono trascorsi sei anni dal sequestro probatorio al quale è seguito un sequestro preventivo. Come ripeto spesso, ho perso la serenità ma continuerò a lottare per la mia comunità, per gli operatori commerciali che credono in Civita. Oggi è giusto fermarsi e ricordare, da domani torneremo a batterci per chiedere alla Procura della Repubblica il dissequestro delle Gole», sostiene Tocci.
Il comune ha messo in campo, negli scorsi mesi, un piano concreto per garantire la messa in sicurezza del sito attraverso l’utilizzo di radar, sensori e algoritmi. L’innovazione e le nuove tecnologie al servizio della sicurezza del territorio a Civita, con il progetto ‘Messa in sicurezza, miglioramento accesso e servizi di fruibilità del torrente Raganello’. «Ringrazio la Regione Calabria, il Presidente Roberto Occhiuto, l’assessore Gianluca Gallo, l’assessorato al turismo, per aver contribuito in maniera determinante a rendere concreto un progetto che consentirà di monitorare minuto per minuto quello che succede all’esterno delle Gole». Infine, la chiosa. «A me sembra veramente inconcepibile che le Gole siano ancora chiuse, è la famosa storia che bisogna sempre trovare un responsabile anche quando il responsabile non c’è. Ma preferisco tacere e sperare che domani la Procura faccia chiarezza».
(f.benincasa@corrierecal.it)
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