ROMA La notizia della sospensione delle operazioni umanitarie a Gaza è stata comunicata da un alto funzionario dell’organizzazione. L’alto funzionario Onu ha spiegato che le Nazioni Unite sono state costrette a sospendere le operazioni umanitarie a Gaza a causa di un nuovo ordine di evacuazione israeliano su Deir al-Balah, nel centro del territorio palestinese. Dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas in ottobre, ha aggiunto, l’Onu ha dovuto talvolta «ritardare o mettere in pausa» le sue operazioni, «ma mai fino al punto di dire concretamente che non possiamo più fare nulla» come invece avviene ora. Tuttavia, ha assicurato che l’organizzazione internazionale è intenzionata a riprendere l’attività il prima possibile. «Non siamo in grado di lavorare oggi nelle condizioni in cui ci troviamo», ha affermato il funzionario, parlando a condizione di anonimato. «Non ce ne andremo da Gaza perchè la gente ha bisogno di noi e stiamo cercando di bilanciare le esigenze della popolazione con l’esigenza di sicurezza e protezione del personale delle Nazioni Unite», ha aggiunto. Intanto, i media del Qatar, Paese mediatore tra Hamas e Israele, hanno rivelato che durante gli incontri nella capitale egiziana di domenica si sono intraprese nuove strade per affrontare i problemi più urgenti, vie alternative per spingere le parti a una tregua umanitaria dai quattro ai sette giorni per distribuire i vaccini antipolio a Gaza. Con Israele che ha consegnato dosi per 1,255 milioni di persone, pochi giorni dopo che un caso di poliomielite è stato identificato nella Striscia per la prima volta in 25 anni. (ANSA)
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