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I centri antiviolenza che aiutano le donne: a Pizzo la presentazione del “manuale” per le operatrici – FOTO

Annunciato anche l’accordo tra Comune e Attivamente Coinvolte: «Per la prima volta in Calabria donate gratuitamente due case emergenziali»

Pubblicato il: 28/11/2024 – 12:10
I centri antiviolenza che aiutano le donne: a Pizzo la presentazione del “manuale” per le operatrici – FOTO

PIZZO Si è presentata dai Carabinieri, raccontando le violenze del marito e i tentativi di abusare della figlia sotto effetto di alcol. La denuncia di una donna afghana a Vibo Valentia è solo l’ultima delle tante richieste d’aiuto rivolte alle forze dell’ordine. «Oggi c’è maggiore consapevolezza» afferma Stefania Figliuzzi, presidente di Attivamente Coinvolte, uno dei centri antiviolenza sempre più punti di riferimento per le vittime di violenza di genere. Presìdi portati avanti dal lavoro instancabile delle operatrici, oltre 40 in tutta la Calabria, che garantiscono alle vittime l’accoglienza, il soccorso e l’accompagnamento nel difficile processo di allontanamento da quel contesto che per anni le ha tenute imprigionate in una gabbia di soprusi e violenze. Se ne è parlato ieri nella sala consiliare del Comune di Pizzo nel presentare il Manuale operativo “Strumenti per operatrici coinvolte nel contrasto della violenza maschile contro le donne”, alla presenza della docente Unical Sabrina Garofalo e della psicologa e docente UMG Maria Rosaria Juli, oltre che del comandante provinciale dei Carabinieri Luca Toti e del dirigente della sezione anticrimine della Questura Domenico Lanzaro.

Il Comune di Pizzo dona due case emergenziali

Ad aprire l’iniziativa il sindaco di Pizzo Sergio Pititto, che ha colto l’occasione per un annuncio importante: la donazione da parte del Comune di immobili ad uso gratuito per la costituzione di due case emergenziali destinate alle donne vittime di violenza. L’accordo è stato firmato dalla presidente di Attivamente Coinvolte Stefania Figliuzzi e dal primo cittadino, che oltre a ricordare l’importanza della sensibilizzazione e della lotta alla violenza di genere ha preso l’impegno di «coinvolgere nel progetto anche gli altri sindaci della Costa degli Dei». «Per la prima volta in Calabria – spiega con soddisfazione Stefania Figliuzzi – ci saranno due case emergenziali, due appartamenti che il Comune ci ha voluto donare per l’aiuto delle donne. Dal momento in cui c’è la denuncia, prima di arrivare in casa rifugio, le donne e i bambini hanno la disponibilità di andare in un luogo sicuro e protetto per qualche giorno per poter ritrovare sé stesse».

Figliuzzi: «Oggi c’è maggiore consapevolezza»

«Purtroppo, le donne vittime di violenza sono tante, noi dobbiamo arrivare a tutte. Dobbiamo farlo con le migliori conoscenze e capacità formative» aggiunge la presidente del Centro Antiviolenza nel presentare il Manuale operativo, «un lavoro di squadra» a cui hanno contribuito anche le operatrici storiche. «Oggi sicuramente c’è più consapevolezza, le donne arrivano da noi, hanno bisogno di aiuto, ma anche di essere supportate dalla psicologa e dall’avvocata. L’importante non è aiutarle solo nel momento della denuncia, ma anche nel percorso dopo per arrivare a quel procedimento penale o civile che deve essere instaurato» risponde ai microfoni del Corriere della Calabria.

Toti: «Le denunce aumentano, la prevenzione è fondamentale»

Una proficua sinergia tra il centro antiviolenza e le forze dell’ordine, soprattutto per sensibilizzare sul tema. «La prevenzione è fondamentale, soprattutto su un tema delicato come questo» afferma il comandante provinciale dei Carabinieri Luca Toti, che rassicura anche sull’azione repressiva condotta dalle forze dell’ordine. «Il legislatore ci offre una serie di strumenti normativi che ci consentono di incidere reprimendo reati del genere. L’arma è sicuramente attenta». Come dimostrano anche i recenti arresti dei militari per violenze di genere in provincia e la denuncia della donna afghana raccontata dal Colonnello nel suo intervento. «Sono sicuramente aumentate le denunce, noi da inizio anno abbiamo registrato 93 casi, oltre a quelli che sicuramente avrà ricevuto la Questura. Ma la sensibilità è sicuramente cambiata, oggi c’è più attenzione al fenomeno». La conferma arriva anche dal dirigente della sezione anticrimine della Questura Domenico Lanzaro che, nel corso del suo intervento, ha raccontato l’impegno della Polizia di Stato contro la violenza di genere, anche grazie a strumenti in grado di intervenire in assenza di denuncia, tra cui l’ammonimento. Il dirigente ha poi sottolineato la «normativa che obbliga il poliziotto a mettere in contatto la donna con i centri antiviolenza del territorio. Un esempio di fare rete e sinergia a tutela della vittima» (Ma.Ru.)

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