COSENZA Man in black, cappottone nero e occhiali da sole (senza sole). Il caffè furtivo delle 15 il presidente (ex? Uscente? In uscita? Highlander?) Eugenio Guarascio lo consuma in orario e posto tranquilli: bar di via Misasi (ex Roma), le scuole si sono già svuotate, i tavolini ospitano pochi avventori che comunque alla vista sgranano gli occhi e compulsano i telefonini, il clima è rigido e la siesta incombe. La BMW nera si accosta.
Dopo l’annuncio di ieri a Palazzo dei Bruzi e le mancate risposte, non possiamo esimerci dal tentare l’immancabile domanda-tormentone, tenuti a debita distanza dall’aitante autista barbuto, anche lui in total black: «Presidente Guarascio, allora, come va la trattativa?». Attesa. Silenzio. Un’altra non risposta? No. Sorpresa: evidentemente il caffè ha addolcito la bocca: «Per adesso pensiamo alla partita di domani». Lei ci sarà? «Certo!». In curva? (battuta). Altro silenzio, accenno di sorriso sardonico: «Al mio solito posto». Risposta dalle molteplici interpretazioni, non c’è che dire, la BMW sgomma in direzione stadio, sipario. (euf)
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