CATANZARO «Non amo mai la primogenitura ma già l’altro ieri Fratelli d’Italia aveva fatto un comunicato chiedendo agli alleati di disquisire attorno a un tavolo perché ci possono essere delle differenze e dei momenti di tensione che non devono essere diventare un pretesto per far festeggiare un’amministrazione a guida centrosinistra circondata da un malcontento generale». Lo ha detto il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, a margine del congresso cittadino di FdI Catanzaro, con riferimento alla situazione politica nel capoluogo, con diverse fibrillazioni anche nella coalizione di centrodestra, nella quale c’è un’area che insiste per le dimissioni dal Comune in modo da far cadere la Giunta Fiorita e un’altra area invece contraria o almeno molto cauta rispetto a questa ipotesi.
La Ferro, in particolare, ha commentato la nota con cui il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, ieri ha chiesto l’attivazione di un tavolo regionale sulla vicenda Catanzaro: «Abbiamo la consapevolezza – ha spiegato ancora la Ferro – che il centrodestra è stato sempre premiato quando siamo stati uniti e compatti con gli stessi obiettivi. Ringrazio il collega Cannizzaro ma la classe dirigente di Fratelli d’Italia, non Wanda Ferro bensì la classe dirigente di Fratelli d’Italia, aveva già posto questo invito, e soprattutto un invito alla serenità del ragionamento che ci porterà sicuramente a ottimi risultati». Diversi analisti politici tra l’altro in queste ore considerano paradossale che a chiedere l’unità del centrodestra a Catanzaro siano quei partiti che nel 2022 invece sostennero la candidatura a sindaco di Valerio Donato, di estrazione progressista, e non della stessa Ferro che corse da sola sotto le insegne di Fratelli d’Italia: «La politica – ha aggiunto la coordinatrice regionale di FdI – cambia, muta. Di quella candidatura, fatta da deputato in pochissimi giorni e con un gruppo straordinario di giovani, vado fortemente orgogliosa perché ero convinta che era il progetto probabilmente che poteva scardinare, che poteva creare anche una nuova classe dirigente che non azzerasse coloro che c’erano ma che in qualche modo aprisse a quel centrodestra che guardava ad una città con una visione e una narrazione completamente opposta a quella proposta dagli altri candidati. E’ andata così, non è stato un sacrificio, è stato un onore, un privilegio, però – ha concluso Wanda Ferro – auspichiamo che al prossimo giro si possa trovare l’unione su un nominativo che condividono tutti». (a. cant.)
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