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la “grande opera”

«Oggi si parte per arrivare prima a Praia e poi a Reggio con l’Alta velocità»

Il ministro Salvini in collegamento con Campagna per l’avvio dei lavori della “talpa” meccanica

Pubblicato il: 21/02/2025 – 15:33
«Oggi si parte per arrivare prima a Praia e poi a Reggio con l’Alta velocità»

SALERNO Pronto ad un tavolo tecnico con “tutti gli amministratori, i tecnici perchè ho fatto l’amministratore per 20 anni e le opere pubbliche non si fanno sulle teste ma insieme ai territori” e poi un “grazie ai sì dei sindaci, che spesso e volentieri devono superare il fronte del no che è sempre operativo e attivo. Sono pochi i no ma più ideologici e mediaticamente presenti. E’ più facile dire dei no. Oggi fortunatamente ringrazio il popolo dei sì, ringrazio il sì dei sindaci e degli amministratori locali, il sì degli imprenditori “. Lo ha detto, in videocollegamento con Campagna (Salerno), il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Il vice premier ha voluto partecipare, anche se a distanza, alla cerimonia di avvio della prima talpa meccanica – TBM sull’alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, per lo scavo della Galleria Saginara sul Lotto 1A Battipaglia-Romagnano, realizzato da un consorzio di imprese guidato da Webuild per conto di Rfi (Gruppo FS Italiane). “A lavori ultimati, da Roma si andrà a Bari in tre ore, sarà una vera alternativa all’unica opzione che oggi è l’aere – ha spiegato – I lavori di oggi, ultimati nei tempi previsti, questo è un mio impegno, sono solo un continuum di quello che dovrà arrivare a Praia, poi a Reggio, poi attraversare lo Stretto”. “Oggi un treno per attraversare i tre chilometri dello Stretto di Messina ci mette due o tre ore, con il ponte operativo e l’alta velocità di cui siete protagonisti stamattina, ci si metteranno dieci minuti”, ha sottolineato. La Tbm, come da tradizione, è stata chiamata con un nome femminile e la scelta si è avuta grazie ad un contest che si è concluso il 19 febbraio scorso e ha chiamato a raccolta tutti i cittadini per sceglierne il nome. Le opzioni erano quattro: Costanza, Isabella, Irna e Partenope. La preferenza è caduta proprio su quest’ultimo nome, un richiamo alla sirena mitologica emblema di bellezza, fascino, sogni e speranze. “Ho visto proprio questa settimana il film di Sorrentino con questo titolo. Chiederò il riequilibrio con quote azzurre in quanto sto inaugurando un sacco di Tbm con nomi femminili. Ci dovrà essere – ha scherzato Salvini – anche una quota riservata all’altra parte del mondo”.

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