SERRA SAN BRUNO La comunità si stringe intorno al suo sindaco. Nella sala di Palazzo Chimirri si è tenuto ieri pomeriggio il consiglio comunale aperto per esprimere solidarietà e vicinanza al sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari, vittima di un atto intimidatorio lo scorso 5 marzo quando ignoti nella notte hanno dato fuoco alla sua auto. «Un gesto vigliacco che non fermerà la nostra azione» aveva detto il primo cittadino, subito seguito dalla solidarietà di tutta la politica regionale. Una vicinanza che si è concretizzata ieri al consiglio comunale aperto, a cui hanno partecipato i sindaci del territorio, istituzioni, comitati e associazioni oltre che singoli cittadini. A manifestare la propria vicinanza anche la Regione, rappresentata dal presidente del Consiglio Filippo Mancuso, dall’assessore Rosario Varì, oltre che dai consiglieri regionali Raffaele Mammoliti, Antonio Lo Schiavo e Michele Comito.
«Un atto vigliacco e ignobile» ha sottolineato il sindaco Barillari a margine del consiglio comunale. «Nell’immediatezza c’è stato una sorta di svuotamento e di costernazione, poi abbiamo reagito con rabbia nel veder associata Serra San Bruno a delle immagini del genere». Sui motivi che hanno portato all’intimidazione indagheranno le forze dell’ordine, ma il sindaco ribadisce la volontà di andare avanti con la sua amministrazione. «È un segnale giusto e forte da dare, abbiamo ricominciato più determinati di prima con grande voglia di continuare l’ottimo lavoro svolto finora. Un ringraziamento lo faccio alle forze dell’ordine che sono state le prime ad essermi vicino quella notte e che so che stanno lavorando incessantemente affinché ci possano essere anche dei nomi affiancati a un atto vile che ha scosso tutti».
Nel corso del Consiglio è stata approvata all’unanimità una mozione in cui si sottolinea la ferma opposizione di Serra San Bruno a ogni forma di violenza e criminalità. «Deve essere sempre forte la presenza dello Stato e delle istituzioni» ha continuato il sindaco. «Noi a Serra San Bruno non siamo abituati a vedere questo tipo di immagini, erano anni che non si vedeva un qualcosa del genere. È importante ribadire che Serra San Bruno ripudia con forza questo tipo di atti e l’oggetto del Consiglio Comunale Aperto, non a caso, è l’impegno comune alla legalità e alla condanna di qualsiasi forma di violenza».
Invoca unità e invita alla denuncia anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. «È doverosa la presenza del Consiglio regionale perché penso che le istituzioni debbano essere sinergiche quando si verificano questi eventi. Io già nel discorso di insediamento parlai di vicinanza alle amministrazioni comunali che sono l’avamposto della politica. I sindaci nello svolgimento del proprio mandato sono quasi degli eroi: con i bilanci che piangono, con tanti problemi che affliggono, assumersi la responsabilità di una comunità non è mai facile. Poi quando ci sono questi vili episodi non possiamo che stringerci tutti intorno e dare la nostra solidarietà. Noi – continua – ci stiamo sforzando che la Calabria recuperi dal punto di vista reputazionale. Questi episodi non fanno altro che far tornare il livello di gradimento ancora indietro». Mancuso indica quindi la strada: «Poche parole, agire, avere fiducia nelle istituzioni, denunciare alle prime avvisaglie ed essere tutti insieme».
Un atto intimidatorio che segue quelli accaduti negli ultimi mesi, tra cui la sparatoria sull’auto del sindaco di San Gregorio Pasquale Farfaglia, anche lui presente tra la schiera dei sindaci accorsi per manifestare solidarietà a Barillari. Una dimostrazione di quanto sia difficile amministrare in Calabria. «È una regione – afferma il presidente della Provincia Corrado L’Andolina – non dico contraddittoria ma certamente estremista perché, se è vero che registra il maggior numero di amministrazioni sciolti per mafia, purtroppo registra anche il maggior numero di atti intimidatori subiti dagli amministratori comunali. Evidentemente c’è una risposta nei confronti del malaffare e contro la criminalità organizzata che parte dai proprio dai Comuni». (ma.ru.)
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