I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due decreti di sequestro per un valore complessivo di 1,4 milioni di euro, emessi dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di una donna e un uomo risultati tra i principali fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro.
I sequestri giungono al termine di due procedimenti di prevenzione avviati in seguito alla cattura del latitante su delega della Dda. Gli accertamenti sono stati finalizzati a ricostruire il profilo patrimoniale dei due (condannati in primo grado con rito abbreviato, rispettivamente, alla pena di 11 anni e 9 mesi e di 14 anni di reclusione) e dei loro nuclei familiari, nonché a tracciare possibili flussi di denaro diretti a finanziare la latitanza del boss di Cosa nostra.
Il Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le ricostruzioni dei finanzieri e le prospettazioni della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha posto i sigilli a 8 immobili (appartamenti e terreni) localizzati a Campobello di Mazara (Tp), Castelvetrano (Tp) e Palermo; 13 rapporti bancari; 1 veicolo, per un valore complessivo stimato in circa 1,4 milioni di euro. I sequestri fanno seguito all’analoga misura eseguita nelle scorse settimane nei confronti di un altro favoreggiatore della latitanza di Messina Denaro, che aveva riguardato un patrimonio di oltre 3 milioni di euro.
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