CATANZARO È stata fissata per il prossimo 21 maggio – nell’aula bunker di Catanzaro – la prima udienza preliminare per i 14 imputati nell’inchiesta “Nemesis” della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro la cosca di ‘ndrangheta Tallarico di Casabona, con l’arresto di 10 persone. Tra loro anche l’ex sindaco Franco Seminario e l’assessore comunale Anselmo De Giacomo.
La Dda del capoluogo, in nome del pm Pasquale Mandolfino, ha chiesto il giudizio per 14 persone in tutto. Si tratta di: Audia Paolo (cl. ’70); De Giacomo Anselmo (c. ’84); De Paola Francesco (cl. ’52); Gagliardi Luigi (cl. ’80); Melfi Leonardo (cl. ’57); Poerio Cataldo (cl. ’87); Poerio Raffaele (cl. ’65); Poerio Vincenzo (cl. ’63): Pullerà Giuseppe (cl. ’82); Seminario Francesco (cl. ’70); Tallarico Carlo Mario (cl. ’51); Tallarico Daniele (cl. ’93); Tallarico Ludovico (cl. ’75) e Tallarico Sergio (cl. ’81).
Presunte commistioni tra ‘ndrangheta e politica, un patto scellerato sorretto da reciproci scambi di favori. Questo, in sintesi, il corpus dell’attività investigativa che ha assestato un duro colpo alla ‘ndrina crotonese, coinvolgendo anche il sindaco di Casabona Franco Seminario del Pd e un assessore della sua giunta, Anselmo De Giacomo. La ‘ndrina di Casabona voleva tornare ad influenzare le scelte degli amministratori. Per questo, come sostiene la Dda, aveva stretto un patto che prevedeva ilsostegno alla lista dell’allora candidato a sindaco Seminario. «Una ‘ndrina – annotano gli inquirenti – che gestiva tutte le attività illecite nel territorio di Casabona e che aveva contatti molto stretti con il sindaco Francesco Seminario e l’assessore Anselmo De Giacomo. Un rapporto finalizzato, in cambio di voti alle elezioni, a favorire l’attività imprenditoriale edile riconducibile alla cosca stessa anche con vantaggi per l’indebito godimento di beni pubblici e di aree destinate a piano per insedia menti industriali con ditte che non avrebbero potuto partecipare perché interdette e ad ottenere assunzioni in enti comunali. Un supporto elettorale che ha portato Seminario ad essere eletto con il 60% delle preferenze e De Giacomo ad essere il consigliere più votato».
Un’indagine che avrebbe permesso di accertare le «dinamiche operative della cosca, su base famigliare, e il suo completo controllo di tutte le attività del territorio oltre a contatti molto stretti con esponenti istituzionali del Comune come il sindaco, finito in carcere, e l’assessore finito invece ai domiciliari». Così il procuratore Vincenzo Capomolla aveva detto in conferenza stampa. C’era poi l’autorità criminale indiscussa, talmente nota e “importante” da essere riconosciuta da un Carabiniere, al punto da superare quella del comandante della Stazione. Era il “potere” riconosciuto a Carlo Mario Tallarico (cl. ’51) alias “Luigi u Sciubbu”, considerato dagli inquirenti della Distrettuale antimafia di Catanzaro il «boss della ‘ndrina di Casabona», finito in manette nel blitz “Nemesis”, anche lui tra i rinviati a giudizio. (g.curcio@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x