CATANZARO I militari del Comando Provinciale di Catanzaro hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal Tribunale di Catanzaro, Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, con cui è stato disposto il sequestro di prevenzione dell’intero capitale sociale di una società con sede a Maierato (nel Vibonese) e del relativo patrimonio aziendale – individuato in 4 unità immobiliari, 4 appezzamenti di terreno, 25 automezzi e un impianto di produzione di calcestruzzo – per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, riconducibili a Daniele Prestanicola, 43 anni, di Maierato, nei cui confronti risultano acquisiti elementi indiziari gravi relativamente all’intraneità alla cosca “Anello-Fruci” di Filadelfia (nel Vibonese) e alla perpetrazione di numerosi reati-fine (estorsioni, reati in materia di armi, reati ambientali ed altro).
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Il provvedimento è stato emesso sulla base di articolate investigazioni economico-patrimoniali coordinate da questa Procura Distrettuale della Repubblica ed eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catanzaro – Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (Gico) che hanno accertato anche la pericolosità qualificata del soggetto, atteso il suo coinvolgimento nell’operazione “Imponimento”. Lo stesso, peraltro, è stato implicato nell’indagine “Dedalo-Petrolmafie”, eseguita dal Nucleo Pef Catanzaro congiuntamente al Ros dell’Arma dei Carabinieri di Catanzaro su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, per altre vicende estorsive aggravate dalla metodologia mafiosa. (redazione@corrierecal.it)
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