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ambiente e turismo

Da 25 anni la “lotta” per un mare pulito: le associazioni che a Pizzo non si arrendono

L’incontro del comitato: «Pronti a farci sentire se dovesse ripetersi la situazione della scorsa estate». «Servono interventi, altrimenti il turismo è a rischio»

Pubblicato il: 07/05/2025 – 15:37
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Da 25 anni la “lotta” per un mare pulito: le associazioni che a Pizzo non si arrendono

PIZZO Un report del 2000 redatto dalla Nautilus che certifica l’inquinamento del mare, individua le cause e sollecita interventi. «A distanza di 25 anni non è cambiato nulla». Esordiscono in questo modo i rappresentanti del comitato “Difendiamo il mare” che oggi ha incontrato la stampa in località Marinella a Pizzo per denunciare le condizioni della costa napitina. Imprenditori e cittadini, in un confronto teso e dibattuto, preoccupati di rivivere la situazione della scorsa estate, quando vistose chiazze e schiuma hanno compromesso le vacanze di turisti e residenti. «Un potenziale danno anche per gli imprenditori» spiega Emanuele Stillitani, rappresentante del Comitato. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Pizzo Sergio Pititto, la referente del comitato e dell’associazione “Uniti per il golfo di Sant’eufemia” Anna Rosa e tecnici della Regione, con il quale il Comitato ha iniziato varie interlocuzioni.

«Abbiamo bisogno di interventi tampone»

«Ho trovato una grande sensibilità da parte dell’assessore regionale Calabrese su questo problema e soprattutto il fatto che il suo interesse è focalizzato proprio su quest’area di Pizzo, perché sa che quest’area ha dei problemi critici» spiega ai microfoni dei giornalisti Emanuele Stillitani. «Ci ha promesso che i soldi che avrà a disposizione saranno usati per risolvere queste situazioni. È chiaro che ci vuole tempo, è inutile pensare che in 3-4 mesi si risolva la problematica dei depuratori, delle condotte o si facciano lavori strutturali. Noi abbiamo chiesto degli interventi tampone, concretamente fattibili entro l’inizio di questa stagione. Secondo me si stanno realizzando, si è intervenuto sulla pulizia dei fossi e nel monitoraggio dei degli autospurghi con il Gps». L’obiettivo è quello di andare oltre il semplice monitoraggio, iniziando a intervenire a livello strutturale «parlando di collettamento, di nuovi depuratori, di raddoppio dei depuratori di qua e così via. Questi come sappiamo richiedono tempo, la politica non è come il privato e bisogna fare bandi e gare». Intanto, cercando di intervenire sulle principali criticità come «il fiume Angitola, che è un po’ il ricettacolo di tutte queste cose. Noi abbiamo proposto: valutate con i vostri tecnici se è il caso per i mesi almeno estivi di sbarrarlo, di fare delle vasche di contenimento. Insomma, trovate il modo e la maniera che almeno nei mesi di luglio e di agosto questa roba non vada a finire a mare».

L’impatto sul turismo

Le condizioni del mare impattano, chiaramente, sul turismo. «Diciamo che siamo in una fase vicina alla criticità, ancora però si riesce a gestire. La Calabria offre qualcosa di più che molte volte supera anche la difficoltà di non potersi fare il bagno. Qui c’è un bellissimo clima, una gastronomia, una storia e quindi i clienti in qualche modo sopperiscono il fatto di non potersi fare uno o due giorni il bagno. È chiaro che se poi da uno o due giorni dovesse diventare tutta la settimana allora non sono più vacanze. Si comincia a perdere appeal e le grandi strutture vanno via, i tour operator cambiano zona e si arriva purtroppo a ricostruire tutto».

Pronti a scendere in piazza

«Noi chiediamo che tutte le istituzioni preposte alla salvaguardia del mare facciano la loro parte» aggiunte Anna Rosa, referente del comitato e presidente di “Uniti per il Golfo di Sant’eufemia”. «Io personalmente credo molto nell’operato della magistratura, delle forze dell’ordine, perché soprattutto la procura di Vibo ha tutt’oggi sempre dimostrato una particolare sensibilità. Anche la stazione dei Carabinieri di Vibo con il colonnello Toti, tutte le volte che sono stati interpellati per degli interventi hanno agito. È chiaro che la magistratura interviene quando il danno è già fatto. Quindi è necessario che la politica, la Regione e i Comuni facciano anche la loro parte. Le interlocuzioni frequenti che ci sono state con la Regione dal 25 novembre a tutt’oggi hanno garantito che saranno fatti degli interventi, se non propriamente strutturali, almeno tamponatori». Soprattutto perché la stagione estiva è alle porte: «Non sarà diversa da quelle precedente, sarebbe anche abbastanza ingenuo crederci. Ma confidiamo in qualche intervento che possa rendere un po’ migliore la situazione. Poi occorre parlare di interventi strutturali, senza i quali non andiamo da nessuna parte». Sul tavolo bombolette, megafoni e bandiere per dimostrare che, come ultima ratio, si è disposti anche a scendere in piazza. «Noi siamo pronti al dialogo, però è chiaro che se dovessimo vedere un silenzio totale da parte di chi deve agire, ci faremo aiutare dalla cittadinanza e ci faremo sentire».

Il sindaco: «Recriminazioni legittime, noi stiamo facendo il massimo»

Presente anche il sindaco di Pizzo Sergio Pititto: «Noi dobbiamo creare le condizioni affinché il turismo a Pizzo sia di qualità, creando le condizioni affinché quando arriva un turista deve ritornare parlando di noi in maniera eccezionale e fantastica». Per questo è indispensabile la salubrità del mare: «Le spiagge, le strade, il mare sono il bigliettino di visita di questo territorio, di tutta la costa degli Dei». Pititto rivendica gli interventi della sua amministrazione sul tema, anche grazie ai fondi della Regione, sulle pompe di sollevamento, sulla separazione dell’acqua bianca e l’acqua nera, sulla depurazione. «Stiamo facendo un investimento anche sulle pulizie delle spiagge per renderle pulite 365 giorni all’anno perché Pizzo è meta tutto l’anno non solo nel periodo estivo». Il sindaco si dice ottimista per la nuova stagione, anche se comprende le recriminazioni dei cittadini: «Sono legittime, ma il Comune sta facendo il massimo che può fare. Io devo ringraziare la Procura, le forze dell’ordine per il grande e straordinario intervento che è stato fatto. Anche con la polizia locale e la guardia costiera stiamo andando a scovare dove ci sono le criticità. Lo facciamo con il senso di responsabilità di amministrare una città straordinaria e meravigliosa e di stare un territorio che è la Costa degli Dei e merita ancora più rispetto». (ma.ru.)

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