Ultimo aggiornamento alle 7:34
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il caso

Carabiniere ucciso, indagati gli agenti che hanno ammazzato il killer

L’ipotesi di reato è omicidio colposo, un atto dovuto da parte della procura di Taranto

Pubblicato il: 14/06/2025 – 21:46
Carabiniere ucciso, indagati gli agenti che hanno ammazzato il killer

Sono stati notificati due avvisi di garanzia agli agenti della squadra investigativa del commissariato di Grottaglie coinvolti nella sparatoria che, giovedì scorso, ha portato alla morte del 59enne Michele Mastropietro, il pregiudicato responsabile dell’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie. L’ipotesi di reato è omicidio colposo, un atto dovuto da parte della procura di Taranto per consentire ai poliziotti indagati di nominare difensori e periti in vista degli accertamenti irripetibili, tra cui l’autopsia sulla salma del 59enne pregiudicato.
I due agenti, che hanno fermato Mastropietro al termine di un inseguimento culminato in un conflitto a fuoco nelle campagne di Grottaglie, sono assistiti dagli avvocati Giorgio Carta (foro di Roma) e Antonio Maria La Scala (foro di Bari), entrambi ex appartenenti alle forze dell’ordine e specialisti nei protocolli operativi di intervento. Intanto, gli investigatori sono tornati in contrada Le Monache, luogo dello scontro, per proseguire con rilievi tecnici alla ricerca di bossoli e altri elementi balistici. Il numero di colpi esplosi resta comunque elevato: tra i 15 e i 20, secondo alcune testimonianze. Ai microfoni di TarantoToday, uno dei titolari della masseria vicina ha dichiarato: “I fuggitivi non sono mai entrati nella nostra struttura. Io ero fuori per una commissione, mentre il mio socio mostrava le stanze a due ospiti americani. Quando sono rientrato, ho trovato la polizia davanti alla struttura. Non abbiamo visto nulla, solo sentito almeno 15, forse 20 colpi, poi urla, sirene e un via vai di mezzi”. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Mastropietro – gia’ ferito a un braccio durante la prima sparatoria con i carabinieri – avrebbe continuato la fuga armato. Dopo aver ignorato l’ordine di gettare l’arma da parte degli agenti della polizia di Stato, avrebbe fatto fuoco ancora, puntando la pistola verso uno dei due poliziotti, che ha risposto al fuoco colpendolo al petto. Mastropietro e’ morto poco dopo, nonostante i tentativi di rianimarlo.
L’altro uomo coinvolto, Camillo Giannattasio, 56 anni, si e’ arreso e al momento si trova in carcere. L’autopsia su Mastropietro sara’ disposta nei prossimi giorni. La dinamica precisa dei fatti resta al vaglio della procura di Taranto, che sta verificando – anche tramite accertamenti tecnici – la legittimita’ dell’intervento e la corrispondenza tra l’azione degli agenti e la minaccia subita. (AGI)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x