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Paragon, c’è anche Roberto D’Agostino tra gli spiati

Gli altri sono Eva Vlaardingerbroek, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino

Pubblicato il: 20/06/2025 – 8:46
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Paragon, c’è anche Roberto D’Agostino tra gli spiati

ROMA C’è anche il fondatore di Dagospia, Roberto D’Agostino, tra i quattro giornalisti spiati per i quali la Procura di Roma ha disposto accertamenti tecnici irripetibili sui dispositivi telefonici, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Paragon. Gli altri sono Eva Vlaardingerbroek, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino del quotidiano online FanPage. L’accertamento riguarda anche i dispositivi di tre attivisti di Mediterranea Saving humans: Luca Casarini, Giuseppe Caccia e don Mattia Ferrari. Il conferimento dell’incarico da parte dei Pm è fissato per lunedì e i dispositivi verranno sottoposti a perizie alla ricerca di prove sull’installazione e l’uso di uno spyware. L’inchiesta è nata dal possibile impiego di Graphite, software di sorveglianza prodotto dall’israeliana Paragon. Nell’indagine si procede al momento contro ignoti, per accesso abusivo a sistema informatico e quanto previsto all’articolo 617 del codice penale su reati informatici, cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche e installazioni abusiva di apparecchiature atte a intercettare. L’Odg e la Fnsi, costituitisi nel procedimento, potranno nominare loro consulenti per questi accertamenti. D’Agostino, 67anni, romano, noto volto televisivo, è il fondatore e direttore di Dagospia, un sito web fondato nel 2000 che raccoglie indiscrezioni e curiosità su personaggi di spicco del mondo dell’economia, dell’informazione, della politica e dello spettacolo e che negli anni ha fatto molti scoop. Secondo quanto scrive FanPage, il suo telefonino sarebbe un Iphone per cui la notifica che avvisava il giornalista dello spionaggio potrebbe essere stata inviata da Apple.  

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