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Caruso Group, presunta bancarotta: chiesta la condanna di quattro imputati

Al centro del procedimento anche la neo eletta consigliera di Lamezia Terme, Titina Caruso. Per lei avanzata una richiesta pena di 4 anni

Pubblicato il: 27/06/2025 – 18:06
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Caruso Group, presunta bancarotta: chiesta la condanna di quattro imputati

LAMEZIA TERME Si è chiusa con la requisitoria del pm, l’odierna udienza celebrata dinanzi il Tribunale di Lamezia Terme nel processo che mira a far luce su alcune presunte operazioni irregolari che sarebbero state perpetrate dai vertici societari della “Caruso Group”. Tra le persone imputate figura anche Carolina “Titina” Caruso, neo eletta in Consiglio comunale a Lamezia Terme in quota Forza Italia. Il suo nome era presente anche nell’elenco stilato secondo il codice di autoregolamentazione delle candidature approvato dalla Commissione Antimafia (leggi qui), che individua i criteri di candidabilità in relazione alla situazione giuridica dei soggetti che si presentano nelle liste. Nel processo odierno, la consigliera è accusata di concorso in bancarotta fraudolenta e per lei il pubblico ministero ha richiesto una pena di 4 anni di reclusione. Nel procedimento sono anche imputati Giuseppe Cristaudo (richiesta di 5 anni), Anna Maria Caruso (richiesta di 4 anni) e Antonio Caruso (richiesta di 5 anni). Dalle indagini, sarebbero emersi i tentativi degli imputati – nel momento del fallimento delle società – di trasferire su conti personali i fondi rimanenti.
Nei confronti di Carolina Caruso, come si evince dall’elenco dei nominativi dei candidati di cui è stata data lettura relativi ai risultati derivanti dai controlli dell’Antimafia, pende un altro procedimento in corso dinanzi al tribunale di Lamezia Terme «per i reati di bancarotta fraudolenta e di trasferimento fraudolento di valori con prossima udienza fissata per l’11 luglio 2025». (f.b.)

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