Condannato per mafia assolto per intestazione fittizia di beni
Allavena era stato coinvolto nel processo “La Svolta” sulla presenza della ‘ndrangheta in Liguria

GENOVA Il tribunale collegiale di Imperia ha assolto stamane Omar Allavena, 71 anni residente a Ventimiglia, dalle accuse di intestazione fittizia di beni e mancata comunicazione all’autorità competente della variazione del patrimonio, che l’imputato avrebbe dovuto fare in quanto condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso. Allavena, infatti, era stato condannato a una pena di 7 anni e 6 mesi nell’ambito del processo “La Svolta”, con il quale era stata accertata la presenza dell’estremo ponente ligure della ‘ndrangheta. L’uomo era finito nuovamente a processo per non aver comunicato l’incremento patrimoniale ottenuto a seguito di permuta di quote immobiliari, grazie alla quale aveva ricavato 150 mila euro. Secondo la pubblica accusa, inoltre, Allavena avrebbe intestato i beni alla moglie allo scopo, secondo la pubblica accusa, di «eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniale». Accuse per le quali il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 3 anni e 6 mesi. Il collegio giudicante ha accolto la tesi della difesa, rappresentata dall’avvocato Marco Bosio, che nel corso del processo è riuscito a dimostrare come il suo assistito si sia rivolto a professionisti prima di compiere le operazioni immobiliari, senza però essere avvisato che avrebbe dovuto segnalare la variazione, in positivo, del suo stato patrimoniale. (Ansa)
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