Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 18:32
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il racconto

Giuseppe Di Dio, parla il vero obiettivo del killer: «avevano la pistola»

I carabinieri indagano su quanto accaduto a Capizzi dove un 16enne è stato ucciso a colpi di pistola

Pubblicato il: 03/11/2025 – 16:46
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Giuseppe Di Dio, parla il vero obiettivo del killer: «avevano la pistola»

MESSINA I carabinieri del comando provinciale di Messina stanno interrogando le persone che, sabato sera, erano davanti al bar di Capizzi dove è stato ucciso con colpi di pistola il sedicenne Giuseppe Di Dio e ferito un 22enne. Militari dell’Arma, visionando anche i filmati di sistemi di videosorveglianza della zona, stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica della sparatoria e identificare anche quello che sarebbe stato il vero obiettivo, che non sarebbero stati né il 16enne né il 22enne. La procura di Enna, che coordina le indagini, ha chiesto al gip la convalida del fermo di Giacomo Frasconà, 20 anni, che ha sparato con una pistola illegalmente detenuto, e del fratello Mario, 18 anni e del padre Antonio, 48 anni che lo hanno accompagnato al bar. Per il giorno dei funerali di Giuseppe Di Dio, studente dell’istituto alberghiero di Troina, il sindaco di Capizzi ha annunciato il lutto cittadino.
«Il 12 ottobre abbiamo avuto una lite, hanno preso la mia macchina a pedate… Questi qua hanno questa fissazione, che dovevano sparare…». Così al Tg1 il giovane che era il vero obiettivo di chi ha ucciso Giuseppe Di Dio. Due settimane prima quello stesso ragazzo era stato minacciato e seguito dai fratelli Giacomo e Mario Frasconà, fermati per l’omicidio insieme al padre: «Mi avevamo detto “sali sali”, fino al cancello, ma sapevo che avevano la pistola e non sono andato». Alla domanda se pensa che poteva esserci lui al posto di Giuseppe, risponde: «Si, mi dispiace tantissimo per la famiglia. Ora mi sento più al sicuro sperando che rimangano in carcere a vita».

Argomenti
Categorie collegate

x

x