Praticò: «Un’azione ad hoc per valorizzare i mestieri classici della Calabria»
La proposta del dirigente generale del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Calabria

MILANO Artigiano in Fiera consente alle aziende di aprirsi ad un mercato molto ampio, che fa riferimento all’area di Milano, ma non solo. E’ una fiera che accoglie le imprese artigiane consentendo loro di vendere i prodotti ed avere un ritorno immediato. La Calabria è protagonista, anche quest’anno, nel padiglione 6 sono oltre 220 le aziende presenti. «Hanno la possibilità di farsi conoscere, di posizionarsi attraverso la presenza sul mercato, per gli artigiani è molto importante essere presenti. Molte sono piccole realtà, avere l’occasione di far parte di una vetrina così ampia è già un aspetto rilevante», dice al Corriere della Calabria Paolo Praticò, dirigente generale del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Calabria.



L’azione di promozione
La Regione ha accompagnato questa presenza con un’azione di promozione incessante, «perché da qui passano più di un milione di persone, e quindi è un’occasione non solo per parlare di imprese ma anche per coniugare diversi obiettivi. Grazie all’indirizzo dell’assessore Giovanni Calabrese e dell’assessore Gianluca Gallo abbiamo messo pensato ad uno spazio dedicato anche al turismo», sostiene Praticò. Che aggiunge: «Abbiamo impreziosito questa presenza con un ristorante che consente di veicolare i nostri prodotti, le nostre qualità, e in più abbiamo previsto le osservazioni degli artigiani e dei momenti laboratoriali. Insomma approfittiamo di questo momento per veicolare un’immagine della regione non solo legata alla singola realtà artigiana».
Le prospettive
Le prospettive di crescita del settore artigianale sono evidenti. «Le istituzioni pubbliche, la Regione, le Camere di Commercio devono lavorare insieme per sostenere l’artigianato. Sono diverse le azioni da compiere, noi abbiamo promosso le misure di sostegno alle imprese per favorire degli investimenti, piccoli impianti, macchinari, per migliorare la loro capacità produttiva delle aziende», dice Praticò. «La Regione mette in campo delle azioni formative, finalizzate – ad esempio – la trasmissione dei mestieri per un certo tipo di artigianato e in più bisogna promuovere un’azione ad hoc per valorizzare e mantenere nel tempo i mestieri classici della Calabria: sono quelli che veicolano la cultura, importanti per la capacità attrattiva, turistica del territorio», conclude Praticò. (redazione@corrierecal.it)
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