Tra blitz normativi e malumori, alla maggioranza alla Regione i conti tornano (abbastanza)
La distribuzione numerica degli incarichi tra Giunta, Consiglio e Commissioni, con Forza Italia al top. Bene Fratelli d’Italia, Lega un po’ meno. Nm “tiene”

LAMEZIA TERME Con qualche malumore – come evidenziato dal Correre della Calabria – e non senza qualche tensione (tenuta al solito al guinzaglio e “dentro le mura” come è nel Dna e nella forza della coalizione) la maggioranza di centrodestra che governa la Regione con la guida del leader azzurro Roberto Occhiuto ha chiuso il cerchio di questa prima fase di legislatura trovando – sul piano numerico più che politico – la quadra sugli incarichi. Certo non bisogna dimenticare che per trovarla, questa quadra, sono stati necessari anche dei blitz normativi e non solo (forzature, per l’opposizione) come la modifica in prima lettura e in tempo di record dello Statuto per aumentare il numero degli assessori e rispolverare i sottosegretari o le “mani” anche sulla Vigilanza, spesso riservata alla minoranza. Al netto di alcune ambizioni personali che forse al momento non sono state pienamente soddisfatte – a esempio, Rosaria Succurro di Op non ha ancora ruoli né istituzionali né politici alla Regione (per lei ci saranno ruoli futuri?) – la maggioranza numercamente ha fatto tornare abbastanza i conti nel sostanziale rispetto degli equilibri determinati dal voto del 5 e 6 ottobre. Voto che ha consegnato una straripante supremazia a Forza Italia anche per l’apporto del “listone” di Occhiuto, e infatti, come era del resto prevedibile e anche indiscutibile, il pattuglione azzurro è quello maggiormente rappresentato tra Giunta e Consiglio, con ben 10 postazioni, non conteggiando ovviamente Occhiuto: due assessori come Gianluca Gallo e Pasqualina Straface più altri due chiare “propaggini” di Occhiuto (Eulalia Micheli e Marcello Minenna), la presidenza del Consiglio regionale con (Salvatore Cirillo) e una vicepresidenza del Consiglio (Giacomo Crinò) e quattro presidenze di commissione (Sergio Ferrari, Marco Polimeni, Emanuele Ionà ed Elisabetta Santoianni). Anche i big di Fi Francesco Cannizzaro e lo stesso Gallo – dicono gli analisti – possono ritenersi ben “rappresentati”.
La distribuzione
Ma al tirar delle somme bene anche Fratelli d’Italia, che incassa 5 postazioni: due assessori quali Giovanni Calabrese e Antonio Montuoro, un segretario del Consiglio regionale – Luciana De Francesco – e poi due presidenti di Commissione, forse le più “pesanti”, Bilancio con Filippo Pietropaolo e Sanità con Angelo Brutto. FdI registra anche due peculiarità: l’unico “supplente” con un incarco istituzionale (Pietropaolo) e Brutto che raddoppia (è capogruppo di FdI e presidente di Commissione). Capitolo Lega: i salviniani appaiono in realtà un po’ sottodimensionati, con una sola postazione in Giunta sia pure abbinata alla vicepresidenza, con Filippo Mancuso, e una sola presidenza di Commissione, comunque importante, la prima con Orlandino Greco, da qui probabilmente – dice più di un analista – la fibrillazione del capogruppo leghista Giuseppe Mattiani. Noi Moderati invece ha “tenuto” il punto ottenendo una presidenza di Commissione – la Vigilanza con Riccardo Rosa – che non era scontata viste le ambizioni degli alleati (si narra comunque di una forte impuntatura di Nm davanti alla possibilità di un loro sacrificio). Ma Lega e Noi Moderati potranno allinearsi con il nuovo anno, se l’annuncio di Occhiuto di un recupero in Giunta si concretizzerà dopo la seconda lettura della modifica dello Statuto. Per non parlare delle possibili “compensazioni” con il sempre munifico sottogoverno a offrire tante opportunità… (a. c.)
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