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L’approvazione

Bilancio, via libera alla manovra in Senato

Giorgetti: «Intervenuti su questioni che sembravano quasi impossibili»

Pubblicato il: 23/12/2025 – 17:50
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Bilancio, via libera alla manovra in Senato

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato la nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e il bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028. Con la nota, sono apportate le modifiche derivanti dagli emendamenti approvati dal Senato della Repubblica nel corso dell’esame parlamentare”. Lo riferisce il comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione, che si è svolta in tarda mattinata nella Sala del Governo al Senato, presieduta dalla ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Il disegno di legge di bilancio 2026-2028, comprensivo dunque degli effetti finanziari degli emendamenti approvati, attesta il saldo netto da finanziare di competenza a circa 154,4 miliardi nel 2026, a 137,9 miliardi nel 2027 e a 91,9 miliardi nel 2028 – viene spiegato nella nota – . Il corrispondente livello del saldo netto da finanziare di cassa risulta pari a circa a circa 226,9 miliardi nel 2026, 200,7 miliardi nel 2027 e 152,8 miliardi nel 2028. Tra le principali modifiche apportate durante l’esame parlamentare sono state approvate misure di rafforzamento degli interventi in favore dei lavoratori e delle imprese.

Mef, finanza pubblica solida, si conferma deficit su soglia 3%

“Pur in presenza di rischi e incertezze legate al contesto macroeconomico internazionale, la finanza pubblica italiana si conferma solida e la sua sostenibilità nel medio termine non appare compromessa”. E’ quanto si legge nel programma di trimestrale di emissione del Mef per il primo trimestre 2026. “Le previsioni autunnali di finanza pubblica – si legge – vengono confermate, con il ritorno del deficit intorno alla soglia del 3% del Pil già quest’anno, e un’ulteriore diminuzione nel 2026. La traiettoria del rapporto debito/Pil, condizionata dall’impatto di cassa dei crediti d’imposta legati ai bonus edilizi e dall’aumento della spesa per interessi, resta crescente fino al 2026, ma è attesa tornare su un percorso discendente a partire dal 2027″.

Giorgetti: «Intervenuti su questioni che sembravano quasi impossibili»

“Quello che vorrei sottolineare è che siamo intervenuti su questioni che sembravano quasi impossibili. La tassazione solo al 5% degli aumenti contrattuali era qualcosa che veniva chiesto da sempre dai sindacati e l’abbiamo fatto per i lavoratori dipendenti con redditi più bassi. La tassazione all’1% dei salari di produttività credo anche che sia sintomatica della direzione verso cui si deve andare. Quindi davvero un bilancio positivo che dimostra ancora una volta come tutto il governo sostiene questa linea che abbiamo impostato 3 anni fa”. Così il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, dopo l’approvazione della manovra in Senato.

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