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emergenza sanitaria

Corigliano Rossano e la Sibaritide strette nella morsa del virus (+147)

In città si registra un nuovo decesso. Stasi: «Al 26% il tasso tamponi-positivi». Rizzo: «Preoccupa il numero dei ricoveri»

Pubblicato il: 21/03/2021 – 21:23
di Luca Latella
Corigliano Rossano e la Sibaritide strette nella morsa del virus (+147)

CORIGLIANO ROSSANO La città di Corigliano Rossano sembra davvero stretta nella morsa del virus. Nelle ultime 24 ore sono stati individuati 84 nuovi casi. Un’enormità se il dato è analizzato in sé. Ma c’è da tener conto che il laboratorio tamponi del “Giannettasio” è stato fermo a causa di un guasto per diversi giorni e, dunque, quel numero così impressionante è il frutto – per una certa percentuale – di test arretrati che erano in attesa di essere processati.
Schizzano a 2595 i casi coriglianorossanesi dall’inizio della pandemia (solo 24 ore fa erano 2511). Rimangono invariati i ricoverati in rianimazione (9) e salgono a 40 (+1 rispetto a ieri) i degenti affetti da Covid in altri reparti.
Numeri che stanno costringendo, in queste ore, il pronto soccorso del “Giannettasio” a trasformarsi sostanzialmente in un altro polo Covid, poiché tutti i posti di degenza (7) sono occupati da pazienti affetti da sintomi riconducibili al virus Sars-Cov-2. I reparti Covid in Calabria sono pressoché saturi ed anche per questo è in fase di valutazione una zona rossa generalizzata per tutta la regione.
Crescono anche i decessi. Dopo il 79enne di ieri, Corigliano Rossano piange un’altra vittima del coronavirus, un uomo di 76 anni che era ricoverato all’Annunziata mentre la moglie, a quanto pare in gravi condizioni, è in degenza a Cetraro.

Stasi: «Tasso tamponi-positivi al 26%»

Il sindaco Stasi, nel fare il punto sulla giornata, riferisce di un incremento del tasso tamponi-positivi, il rapporto fra il numero dei test processati e i nuovi casi che ne scaturiscono, balzato in città al 26% con una media provinciale al 22%.
«Ho passato buona parte del pomeriggio in Pronto Soccorso – riferisce il primo cittadino – dove sono transitati molti cittadini di tutto il territorio ionico in attesa di ricovero. Lo dico da giorni: la saturazione dei reparti è la vera emergenza di questa fase, perché significa essere curati tardi. Allo stesso tempo, in questi due giorni, ho potuto vedere anche persone nel nostro spoke, a partire dai Pronto Soccorso e dal Laboratorio, che nonostante i turni massacranti e le condizioni critiche, fanno di tutto per “inseguire” e combattere il virus, e voglio ringraziarli nuovamente per questo».
A proposito di laboratorio, «come temevo oggi è arrivato il responso dei tamponi di questa settimana – spiega Stasi – recuperando anche l’arretrato che si era accumulato nei giorni in cui il macchinario è rimasto fermo e si registrano decine di concittadini positivi, fortunatamente quasi tutti già preventivamente in quarantena. Questa settimana non potevamo aspettarci numeri migliori di quella scorsa, in quanto gli effetti delle misure restrittive arrivano dopo almeno 14 giorni, ed in effetti i numeri di oggi hanno confermato questa previsione».
«Un altro dato importante che la comunità deve conoscere – sottolinea ancora – è che il tasso tamponi/positivi è salito in tutta la provincia, arrivando quasi al 22%, a Corigliano-Rossano è al 26%. Significa che in Provincia abbiamo più di un positivo ogni 5 cittadini tamponati, a Corigliano-Rossano un positivo ogni 4 cittadini tamponati. In tutti questi dati, certamente non incoraggianti per quanto fossero previsti, vi è anche un aspetto positivo: con la ripresa delle attività del laboratorio tamponi, si sta anche riprendendo velocemente il tracciamento dei contatti che è fondamentale per bloccare la diffusione del virus».
Il sindaco evidenzia anche che le misure adottate ormai dieci giorni fa a Corigliano Rossano, quando la Calabria era ancora zona gialla, «certamente si sono rivelate più che giustificate e dovrebbero iniziare a dare effetti nella prossima settimana. Domattina ci sarà una riunione a Catanzaro per verificare l’opportunità di applicare misure ancora più stringenti in tutto il territorio regionale, credo anche alla luce della mancanza di posti covid e del tasso tamponi-positivi».

«Trovarsi un anno dopo con quelle stesse paure sicuramente è stancante, scoraggiante».

Flavio Stasi, che oggi ha firmato la proroga per l’ordinanza delle misure arancioni scuro, conclude con un’amara considerazione ed un invito alla responsabilità. «Un anno fa, di questi tempi, eravamo alle prese col primo lockdown. Un lockdown totale, quasi surreale, in cui eravamo spaventati e disorientati. Trovarsi dopo 365 giorni con quelle stesse paure sicuramente è stancante, scoraggiante. A prescindere dai ruoli che ricopriamo, delle responsabilità che abbiamo, tutti avremmo voluto pensare ad altro nella prima domenica di primavera. Ma la nostra comunità è ben più di ciò che si pensa, è ben più di ciò che si scrive. È stata sempre capace di reagire e di uscire anche dalle situazioni più complicate e lo farà anche questa volta. Questo rafforza ed incoraggia anche me che, umilmente, in questo periodo difficile, ho il compito ed il dovere di guidarla. Restiamo uniti – chiosa Stasi – attenti e responsabili».

Le vaccinazioni proseguono

Buone notizie, intanto, giungono dalla campagna vaccinale. Attivi i due centri, uno a Corigliano – il centro d’eccellenza, allo scalo – e la palestra della scuola media Carlo levi a Rossano. Da qualche giorno gli ultraottantenni e i soggetti fragili possono prenotarsi sulla piattaforma e indicare uno dei due centri, mentre si aspetta il via libera del commissario nazionale per il PalaBrillia, individuato quale centro vaccinale regionale.
Con lo “sblocco” dei vaccini AstraZeneca, inoltre, da domani ripartiranno anche le inoculazioni per il personale scolastico, la Polizia locale e i dipendenti comunali.

Anche Crosia proroga le restrizioni

Anche il sindaco di Crosia, Antonio Russo, ha prorogato le restrizioni per il suo comune, hinterland a sud di Corigliano Rossano. Le misure della zona arancione scuro saranno in vigore fino al 31 marzo.
«Continueranno a rimanere chiuse le scuole di ogni ordine e grado – scrive su Facebook, Russo – chiuse le piazze e gli spazi pubblici, chiusi tutti i luoghi in cui è possibile fare assembramenti. Da domani, inoltre, saranno intensificati ancora di più i controlli sulle attività commerciali per verificare la corretta attuazione delle norme anti-contagio (accessi contingentati e controllo temperatura). Il prosieguo delle restrizioni sono dovute all’andamento dei contagi che continua ad avanzare. Ad oggi nella nostra comunità abbiamo attivi 37 cittadini positivi al Covid-19 (di cui 3 bambini). Inoltre sono in vigore 72 ordinanze di quarantena fiduciaria per contatti con positivi».

La curva pandemica nella Sibaritide

Giornata “nera”, dunque, per tutto il territorio della Sibaritide che conta 147 positivi complessivi. Numeri in aumento nelle ultime 24 ore a Crosia, come accennato (+11), a Trebisacce (+7), a Cariati (+8), comune già in zona rossa, a Rocca Imperiale (+5) e a Roseto Capo Spulico (+4) e a Campana +10).

Rizzo: «Preoccupa il numero di ricoveri»

Quello che preoccupa è «il numero di ricoveri, saliti nell’Asp di Cosenza a 154, di cui 13 in rianimazione. Le strutture Asp che sono in estrema sofferenza e stanno reggendo solo grazie alla buona volontà del personale che si sta veramente sacrificando – scrive il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo sulla sua pagina Facebok nel tirare le somme settimanali – sono al collasso. Non c’erano più posti, ed abbiamo recuperato altri 12 posti letto nell’ospedale dell’Annunziata, utilizzando in parte personale proveniente da Rossano (qui la notizia), in parte da Cetraro, in attesa dell’arrivo di nuovo personale, speriamo presto, ma sono già occupati. Anche la rianimazione è al limite, e la speranza è che quest’onda abbia raggiunto l’apice e, alla fine della entrante settimana, si attenui. Altrimenti – prosegue Rizzo – ci sarà da pensare a soluzioni alternative. Per quanto riguarda i casi, negli ultimi 30 giorni, la situazione è questa: Caloveto 14, Campana 31, Cariati 63, Cassano 18, Cerchiara 16, Corigliano-Rossano 602, Crosia 41, Longobucco 27, Montegiordano 9, Nocara 14, Rocca Imperiale 27, Roseto 11, San Demetrio 9, Trebisacce 13, Villapiana 11. Altri Comuni registrano 2 o 3 casi ognuno. Il numero di casi degli ultimi 30 giorni – spiega ancora il direttore sanitario dell’Asp – ci da un’idea sulla presenza del virus e sui possibili positivi, individuati ed in isolamento o asintomatici ed in giro. Ma il dato più interessante riguarda i casi negli ultimi 7 giorni, perché ci può indicare l’attuale diffusione del virus e, approssimativamente, se il pericolo di contagio è ancora attuale, se cioè i focolai sono ancora attivi, e per quanto ancora ci sarà pericolo di contagio, visto i tempi di incubazione del virus. I dati indicano maggior pericolo per Campana 10 nuovi casi, Cariati 49, Corigliano-Rossano 198, Crosia 22, Longobucco 22, Nocara 8, Rocca Imperiale 9, Roseto 6, Trebisacce 9. I casi degli altri Comuni sembrano “code” di focolai ormai in risoluzione. Come è evidente – sottolinea Rizzo – le cose non vanno troppo bene. Nell’ultima settimana i casi dello Ionio sono stati 349. Quanto all’età, 27 con meno di 10 anni, 24 tra 10 e 19 anni, 49 tra 20 e 29 anni, 54 tra 30 e 39 anni, 55 tra i 40 ed i 49 anni. Quindi il 60% dei colpiti ha meno di 50 anni».
Sul fronte vaccini, «riprenderanno in settimana le somministrazioni alle categorie previste, servizi essenziali e ultraottantenni. Un po’ di pazienza e toccherà a tutti. Ci sono gli ambulatori, c’è il personale, speriamo ci siano i vaccini. Ma quelli che arriveranno saranno distribuiti e somministrati. Sul portale attualmente ci sono pochi ambulatori attivati sperimentalmente. Da domani (lunedì, ndr) ne saranno inseriti altri».
Sempre da domattina, spiega Rizzo, la piattaforma prenotazioni inizierà a comprendere anche i soggetti fragili, oltre agli ultraottantenni. (l.latella@corrierecal.it)

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