CATANZARO Rifondare la sanità calabrese con i danari del Pnrr. E’ il piano del governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, contenuto nel dossier inviato ad Agenas dalla Cittadella con riferimento alla riforma dell’assistenza per la realizzazione di Case della Comunità (CdC), Ospedali di Comunità (OdC) e Centrali operative territoriali. (leggi qui. Nel documento sono previsti alcuni sostanziali cambiamenti in relazione alle strutture sanitarie territoriali, e il possibile “ridimensionamento” non è stato ben accolto dai membri del Comitato Civico per la salvaguardia dell’Ospedale di Soveria Mannelli. «Il nostro presidio – secondo quanto emerso – verrebbe declassato ad ospedale di comunità con due medici di famiglia e sei infermieri e si perderebbe dunque il pronto soccorso», dice il portavoce dell’associazione a Buongiorno Regione. Il nosocomio «nel 2017 ha fatto registrare numeri importanti, è in cima alla classifica degli accessi al pronto soccorso». L’ospedale di Soveria Mannelli è il punto di riferimento di venti centri distribuiti nelle aree interne del catanzarese, territori fragili e piegati da una difficoltosa viabilità. «Per arrivare al primo Spoke occorrono circa 50 minuti e ci sono patologie che richiedono tempi celeri. Ecco perché serve difendere questo ospedale», dicono i membri del Comitato che poi cedono la parola ad una cittadina che ha perso il marito colpito da infarto. «Non era disponibile il 118, siamo arrivati fino a Catanzaro, abbiamo perso tempo prezioso, e il cuore di mio marito non ha resistito», racconta la donna che poi lancia un appello: «Il nostro ospedale deve funzionare, di case di cura ne abbiamo già tante. Serve un pronto soccorso che funzioni».
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