ROMA Una troupe del Tg3 è stata aggredita in Libano, vicino a Sidone. L’autista locale ha avuto un infarto ed è morto. Lo denuncia il Tg3 nell’edizione delle 12 riportando il racconto dell’inviata Lucia Goracci che afferma che prima un uomo armato e poi un gruppo di persone si sono avvicinate e hanno cominciato a minacciare i giornalisti. A quel punto l’autista ha avuto un malore ed è morto nonostante il massaggio cardiaco. Il fixer aveva segnalato a Hezbollah la presenza dei giornalisti.
Intanto, secondo quanto riferito dall’Idf, poco fa sono stati lanciati circa 85 razzi dal Libano verso Haifa. Si tratta del bombardamento più pesante contro la città costiera dall’inizio della guerra. Lo riporta il Times of Israel. L’esercito afferma che sono stati fatti tentativi di intercettazione e che ulteriori dettagli sono in fase di indagine. Non specifica quanti razzi sono stati abbattuti. Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno preso il controllo di un compound nel sud del Libano, nell’area del Maroun el Ras, dove un lanciatore di razzi era pronto per attaccare. La brigata Golani, dice l’Idf, ha individuato e distrutto missili anticarro, numerose altre armi, strutture sotterranee e una zona dove erano acquartierati i miliziani di Hezbollah che colpiscono il nord di Israele.
È salito a circa 25 morti, tra cui cinque bambini e due donne, il bilancio di due attacchi lanciati dall’esercito israeliano la notte scorsa nel centro della Striscia di Gaza: lo ha reso noto l’ospedale dei martiri di Al Aqsa, dove sono stati portati i corpi, come riporta Al Jazeera. Nei raid sono state colpite alcune case nel campo profughi di Bureij.
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