Ultimo aggiornamento alle 9:26
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

LA MAXIOPERA

Aspettando il ponte, sullo Stretto inizia a prendere forma il waterfront di Reggio Calabria

Sabato 22 febbraio l’avvio lavori di cantiere per il Museo del Mediterraneo firmato Zaha Hadid Architects. Un progetto ideato quasi 20 anni fa

Pubblicato il: 16/02/2025 – 14:06
Aspettando il ponte, sullo Stretto inizia a prendere forma il waterfront di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA Dopo gli annunci e i rendering, finalmente c’è una data: sabato 22 febbraio il molo di ponente dell’area portuale di Reggio Calabria ospiterà, a partire dalle 11, la cerimonia di avvio lavori di cantiere per il waterfront “Museo del Mediterraneo”, la colossale opera firmata dall’archistar Zaha Hadid che prenderà forma grazie al cofinanziamento dell’Unione europea.
La notizia – mentre la realizzazione del Ponte sullo Stretto continua a essere avvolta in una nebulosa di scadenze e polemiche politiche – giunge a tre mesi dall’ultimo annuncio di taglio del nastro, ipotizzato per novembre 2024 con la demolizione delle strutture esistenti, la posa di scogli a protezione della costa e l’avvio delle attività di bonifica e preparazione dell’area, dopo che nel maggio del 2021 era stato inaugurato il nuovo tratto del lungomare.

L’iter

L’idea progettuale risale a quasi vent’anni fa (2006). Il cantiere sarebbe dovuto partire nel 2009, quando Zaha Hadid era ancora in vita. Solo di recente, però, il progetto è stato incluso tra i 14 investimenti strategici per la rinascita del Paese: si tratta di 61 milioni di euro, provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e 60 milioni dal PON Metro Plus 2021-2027, assegnati con decreto del Consiglio dei ministri al Comune di Reggio Calabria.
Nell’invito della città metropolitana la dicitura completa della maxiopera: Centro per le culture del Mediterraneo per la crescita dell’offerta culturale e turistica.

Un «faro» culturale

Non a caso, la città dello Stretto viene definita dallo studio ZHA «una capitale culturale del Mediterraneo» che, nella struttura dalle forme sinuose, ospiterà oltre al museo (13.400 mq) un centro di “performing arts” (8.000 mq): l’idea è di farne un «faro visibile da terra e dal mare», queste le parole dei progettisti del team dell’archistar irachena naturalizzata britannica morta nove anni fa.
Si tratta di due corpi: il museo, che richiama la simmetria di una stella marina nei 5 diversi spazi (esposizione, aree restauro, archivio, acquario e libreria), e un secondo edificio composto da due elementi collocati attorno a una piazza in parte coperta, con uffici, palestra, laboratori artigianali, cinema e auditorium.   
A firmare il progetto sono Patrik Schumacher, Filippo Innocenti, Michele Salvi, Andrea Balducci Caste e Luciano Letteriello. (euf)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x