Ultimo aggiornamento alle 22:29
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

dal nazionale

False fatture per 7 milioni e 339 lavoratori irregolari, scoperta associazione a delinquere

Blitz della Guardia di Finanza di Cremona. Coinvolte quattro società e tre imprenditori

Pubblicato il: 15/04/2025 – 10:47
False fatture per 7 milioni e 339 lavoratori irregolari, scoperta associazione a delinquere

La guardia di finanza di Cremona ha eseguito un sequestro da 1,5 milioni di euro, disposto dal gip del tribunale di Brescia, nei confronti di quattro società e tre imprenditori edili, indagati per associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta e indebita compensazione di crediti inesistenti. Nell’ambito dell’indagine coordinata dalla procura di Brescia i finanzieri hanno scoperto fatture false per sette milioni di euro, crediti fittizi per 600mila euro e individuato 339 lavoratori irregolari.
Il sequestro riguarda 14 immobili, sei auto, 13 conti correnti, con saldi attivi per circa 250mila euro, e 19 mila euro in contanti. I tre imprenditori edili di Castelcovati, nel Bresciano, avrebbero gestito altrettante società, intestate a prestanome e con sede legale presso indirizzi inesistenti a San Bassano e Crema, in provincia di Cremona, e Pistoia, che avrebbero emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti, per compensare un fittizio credito Iva derivante dal versamento delle ritenute Irpef e dei contributi previdenziali degli operai edili. Queste aziende – spiegano le fiamme gialle in una nota – sarebbero state utilizzate come ‘serbatoi di manodopera’, per fornire lavoratori alla società ‘sana’ del gruppo, con sede a Castelcovati, tramite l’emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, somministrando così manodopera in modo illecito, perché prive di autorizzazioni.
Le fittizie imprese somministranti, secondo gli inquirenti, erano in realtà gestite dalla società ricevente. Le indagini sono partite dal controllo fiscale eseguito a carico delle due imprese fittizie in provincia di Cremona e ha consentito – evidenzia la guardia di finanza – di ricostruire come l’associazione a delinquere operasse dal 2020. Da allora sarebbero stati distratti beni aziendali per 1,4 milioni, in parte auto-riciclati con l’acquisto di orologi di lusso a Montecarlo. Le tre società sono state poste in liquidazione giudiziale dal Tribunale di Brescia. (redazione@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x