LAMEZIA TERME Partite generali e partite individuali. Per quanto parziali, le Amministrative di fine maggio in Calabria sono comunque un test per la coalizione di centrodestra. Dall’esito del voto infatti possono emergere diverse indicazioni. Al netto del civismo che comunque impregna questa tornata elettorale, piazze come Lamezia Terme e Rende soprattutto – ma non solo – potranno dire un po’ di cose, per il presente e soprattutto nella prospettiva futura che porta alle Regionali e alle elezioni in altre importanti città calabresi. Il primo dato da indicare è che, a differenza del centrosinistra, almeno nelle realtà più significative come Lamezia e Rende il centrodestra si presenta nel suo perimetro classico che comprende gli alleati tradizionali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati. Il secondo dato: il centrodestra è chiamato a interrompere la striscia negativa delle elezioni nei principali centri della regione, oggi governati dal centrosinistra a parte Crotone. Certo, si parla di amministrazioni che stanno scontando tante criticità ma fin quando non si andrà a votare lì il centrodestra è oggi opposizione. Da qui l’importanza di conquistare quanti più Municipi possibili. Da qui – come peraltro è fisiologico – anche la corsa e qualche prova muscolare a tra i partiti dell’alleanza e poi anche la corsa “interna” dei big a misurarsi e contarsi, visto che in palio ci sono anche posizionamenti da far valere in vista delle future competizioni elettorali (tra cui le Politiche, che non sono lontanissime in realtà). Secondo diversi analisti tuttavia, questa campagna elettorale registrerebbe un approccio un po’ diverso da parte dei parti di centrodestra. Fedele alla consegna che si è dato da quando è presidente della Regione, quella di non interferire con le scelte dei partiti nelle Comunali, il governatore – e leader nazionale di Forza Italia – Roberto Occhiuto sta accuratamente evitando di scendere nel ring elettorale, soprattutto per evitare di mettere in mezzo l’istituzione che rappresenta (e qualche “scottatura” antipatica, mormora più di un analista).
In generale Forza Italia è impegnata a pieno regime ma con una esposizione diretta più contenuta rispetto ad altri partiti: a diversi osservatori non sono sfuggiti segnali come quello di ribadire a ogni occasione a esempio che il candidato sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone va messo in carico ad altri partiti (segnatamente Lega e Noi Moderati). Tra gli azzurri comunque c’è qualche big che si gioca una partita importante, ed è l’assessore regionale Gianluca Gallo, “mister preferenze” alle ultime Regionali: si vota nel suo storico “feudo”, Cassano, con il centrodestra che sostiene la candidatura a sindaco di Gianpaolo Iacobini, vicinissimo a Gallo. A Rende a tentare la scalata al Comune che torma al voto dopo il commissariamento dovuto allo scioglimento per mafia e contro un centrosinistra “tricefalo” è Marco Ghionna, espressione di Fratelli d’Italia: secondo gli osservatori politici il principale sostenitore di Ghionna è il senatore meloniano Fausto Orsomarso, quanto agli alleati fari puntati sulla Lega nella quale appare comunque tranquilla la coabitazione tra la parlamentare Simona Loizzo e la consigliera regionale Katya Gentile, nel senso che tra le due non ci sarebbe un derby da disputare. Derby nel Carroccio che invece – dice più di una fonte del centrodestra – potrebbe esserci a Lamezia Terme, considerando che la Lega presenta a sostegno di Murone due liste, quella ufficiale, che sarebbe riconducibile al parlamentare Domenico Furgiuele, e una di matrice civica che invece sarebbe stata ispirata dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, commissario della Lega Calabria. Ma c’è anche un’altra lettura, quella secondo cui le due liste sono state presentate anche per aumentare il consenso intorno al Carroccio, un partito che oggi in effetti sembra meno rissoso rispetto al passato, come ha fatto capire il leader nazionale Claudio Durigon spendendo parole dolci sia per Mancuso che per Furgiuele. E’ anche vero che Durigon ha pure annunciato per i prossimi mesi il congresso calabrese, ma intanto la Lega a queste latitudini si va sempre più strutturando. Ma a Lamezia Terme il centrodestra in pratica schiera anche qualcosa in più del suo tradizionale arco: c’è Fratelli d’Italia con la guida della leader nazionale Wanda Ferro affiancata dal vicepresidente della Regione Filippo Pietropaolo e dal consigliere regionale Antonio Montuoro, c’è Forza Italia, che qui vanta il vicesegretario regionale Emanuele Ionà, con la lista ufficiale e quella ufficiosa di Calabria Azzurra promossa dal consigliere regionale Antonello Talerico, e c’è anche, con un notevole peso specifico, Noi Moderati con il ritorno di fiamma di Pino Galati che punta a contarsi anche lui e che su Murone sembra aver scommesso forte come anche la Lega. Non resta dunque che vedere come andrà a finire questa conta – esterna e interna – nel centrodestra. (a. cant.)
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