Forza Italia e il “mantra” della vocazione liberale
In FI tengono banco le parole di Occhiuto, che nei giorni scorsi ha visto Marina Berlusconi

ROMA “Mi piacerebbe che Forza Italia rafforzasse la sua vocazione liberale, si stanno ottenendo risultati importanti, ma si può fare sempre meglio…”. Ospite di ‘Start’, su Skytg24, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, si dice pronto ad aiutare Antonio Tajani -che ha ridato forza e ossigeno a una Forza Italia orfana di Silvio Berlusconi- a rilanciare il partito fondato dal Cav nel ’94. ”Dobbiamo essere ancor di più, come voleva Berlusconi -è il monito del governatore azzurro- il vero partito delle libertà, capace di guardare avanti sui diritti civili e di difendere con coraggio la libertà economica, anche contro le logiche corporative, come nel caso dei taxi e degli Ncc”. Le parole di Occhiuto non sono passate inosservate. C’è chi ritiene che il presidente della Calabria, forte del bis alle ultime regionali nella sua terra dove ha ottenuto il 57,2% dei consensi surclassando il cosiddetto campo largo, abbia ambizioni di leadership in vista del prossimo Congresso nazionale, e chi, invece, scommette che intenda sicuramente far valere il peso politico dell’ala sudista del partito, ma lavorando in sintonia con il numero uno, Tajani, senza alimentare polemiche e fibrillazioni interne. Nessuna fronda, insomma. Tant’è che Occhiuto, sempre oggi ha tenuto a precisare: ”Voglio continuare a dare una mano a Tajani, che ha svolto un ruolo fondamentale nel mantenere viva Fi in un momento in cui molti la davano per finita. D’altra parte, sono vice segretario nazionale del partito e vorrei esercitare questo ruolo con la responsabilità di contribuire al rilancio del nostro movimento”. Il partito forzista, secondo Occhiuto, che apprende l’Adnkronos, una decina di giorni fa avrebbe incontrato Marina Berlusconi nella sua casa di Milano per uno scambio di vedute, “deve essere una risorsa ancora più preziosa per il governo, guidato da una leader autorevole come Meloni”. L’importante, insiste Occhiuto, è non perdere quella ‘vocazione liberale’ delle origini. Anche il ”governo, a volte – rammenta il governatore- ha bisogno di una forza che lo stimoli a essere più liberale, più aperto e più fedele ai principi costitutivi del centrodestra, quelli scritti da Berlusconi”. ”Per noi la vocazione liberale -assicura all’Adnkronos Raffaele Nevi, portavoce nazionale forzista e fedelissimo di Tajani- è sempre stata una priorità. E lo dimostra il fatto che tutto il gruppo dirigente di cui Occhiuto fa parte ha deciso di aggiornare il nostro manifesto dei valori, affinando ancora di più i contenuti liberali e attualizzandoli rispetto al ’94”. Non a caso, Tajani, ricorda Nevi, ”ha fortemente voluto l’istituzione del Dipartimento della cultura libera che ha affidato ad Andrea Orsini, lo stesso che ha lavorato al ‘Manifesto della libertà’. Le parole Occhiuto, quindi- non sono altro quello che lui stesso, insieme a tutti noi, ha portato avanti in questi mesi”. Nelle prossime settimane, raccontano fonti parlamentari del centrodestra, Tajani dovrebbe vedere la primogenita di Berlusconi per fare il punto della situazione: il faccia a faccia rientrerebbe in quei contatti che avvengono periodicamente tra la presidente di Fininvest e il segretario nazionale di Fi. (Adnkronos)
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