‘Ndrangheta, il pm antimafia: «Esempi clamorosi di infiltrazioni nei club»
L’allarme di Ardituro: «Tre club professionistici, Crotone, Foggia e Juve Stabia, sono già sotto amministrazione giudiziaria»

ROMA «C’è un altro tema complesso, che interessa la serie A e la serie B, e che oggi rappresenta un grande problema per il quale il mio ufficio segue queste vicende, quello delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali camorristiche nelle tifoserie organizzate e del rapporto tra le tifoserie organizzate e le società di calcio, perché è un doppio livello che bisogna intercettare, che bisogna identificare e che rappresenta veramente il cuore del problema. Abbiamo esempi clamorosi, perché se io vi parlo di Juventus, di Inter, di Milan, di Roma, di Lazio, di Napoli, vi sto parlando del calcio che ci piace quello che vediamo alla domenica sportiva». Lo ha sottolineato Antonio Ardituro, sostituto procuratore nazionale presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, intervenendo all’Università Lumsa al seminario “Le mafie nello sport. Lo sport contro le mafie”. «E proprio questo nostro calcio, però ci ha presentato le infiltrazioni di ‘ndrangheta nelle tifoserie organizzate della Juventus; un processo di appena un anno fa, ha individuato infiltrazioni radicate ai livelli più alti della tifoseria organizzata del Milan e dell’Inter, che sono sfociate in regolamenti di conti con omicidi; le vicende di Diabolik della Lazio. Fenomeni che in passato hanno interessato la tifoseria organizzata del Napoli, di cui mi sono occupato direttamente», ha proseguito Ardituro. «In questo momento, il mio ufficio con tre diverse procure della Repubblica ha ottenuto da tre diversi tribunali che si occupano di misure di prevenzione, provvedimenti di amministrazione giudiziaria di tre società di calcio professionistiche, due militano in serie C, sono il Crotone ed il Foggia, una milita in serie B è la Juve Stabia. Il mio ufficio sta continuando a svolgere degli accertamenti anche sui fatti milanesi dell’Inter e del Milan. Ci troviamo di fronte a un fenomeno enorme, – ha evidenziato Ardituro – ma io sfido voi a sapere che qualcuno si è occupato dal punto di vista del dibattito pubblico di fatti così gravi che stanno accadendo».
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