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Lamezia, piano di fabbisogno e assunzione del personale: Mascaro e Zaffina fanno un passo indietro

Il primo cittadino e l’assessore hanno chiesto la revoca della deliberazione di Giunta dello scorso 27 febbraio, apportando alcune sostanziali modifiche. Cancellato anche il reclutamento di un Istr…

Pubblicato il: 23/07/2020 – 7:21
Lamezia, piano di fabbisogno e assunzione del personale: Mascaro e Zaffina fanno un passo indietro

di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME
Quello della carenza del personale è per il Comune di Lamezia Terme una delle questioni più impellenti ma anche tra le più complesse da risolvere. Almeno in tempi brevi. E che la temperatura tra gli uffici dell’Ente sia salita esponenzialmente nel corso delle ultime settimane, lo si capisce anche dalla manifestazione organizzata nei giorni scorsi dagli stessi dipendenti. Una situazione di generale malcontento che si scontra inevitabilmente con una “gestione” politica a tratti confusa.
LA CONFUSIONE POLITICA Ne è un esempio il netto e deciso passo indietro, con la richiesta di revocare la deliberazione di giunta dello scorso 27 febbraio (la n.81), avanzata dall’amministrazione Mascaro. Oltre alla revisione del Piano del fabbisogno di personale e quello occupazionale, già bocciato dall’Organo di Revisione, insieme al rendiconto 2019.
E a chiarire ulteriormente la direzione intrapresa dalla Giunta è la relazione istruttoria presentata dalla dirigente Nadia Aiello e che accompagna la proposta di deliberazione del 2 luglio scorso, nata da una precisa volontà politica ed espressa il 17 giugno tra la stessa dirigente, il sindaco Mascaro e l’assessore al Personale, Zaffina.
LE CRITICITÀ Sono di fatto numerose le criticità riscontrate e già sottolineate nelle scorse settimane – ad esempio – dal sindacato della Uil-Fpl di Catanzaro. Tra queste, la riduzione della dotazione organica da 382 posti previsti nel 2019 a 333, la mancata introduzione dei profili professionali come specialista della comunicazione istituzionale-specialista nei rapporti con i media e l’introduzione dei profili professionali di Istruttore Direttivo Tecnico Agronomo e Istruttore Direttivo Avvocato, non previsti nell’ordinamento vigente del Comune di Lamezia Terme.
LA PARZIALE MARCIA INDIETRO Da qui la decisione assunta dall’amministrazione Mascaro di apportare alcuni correttivi tra cui proprio la cancellazione del reclutamento previsto delle figure professionali di Istruttore Direttivo Tecnico Agronomo e Istruttore Direttivo Avvocato, senza procedere però all’introduzione nella dotazione organica di “nuove e necessarie figure professionali” come l’istruttore direttivo bibliotecario, l’istruttore tecnico di biblioteca, l’istruttore direttivo europrogettista o della gestione dei fondi comunitari e nazionali, rinviando tali aspetti «ad una successiva attività di revisione della declaratoria vigente».
Resta da capire, dunque, perché questi passi non siano stati fatti sin dal principio ed evitare, dunque, inutili e prevedibili lungaggini. Ma questa è un’altra storia.
L’ASSUNZIONE DEL PERSONALE Ma non è tutto. Il sindaco Mascaro e l’assessore Zaffina hanno predisposto ulteriori modifiche come quelle che riguardano l’assunzione del personale. Già perché il piano iniziale prevedeva, per la categoria “D” l’assunzione di 14 unità di cui una riservata alla progressione verticale (personale interno). La modifica, per l’annualità 2020, prevede la riduzione della selezione rivolte all’esterno di due unità, aumentando al contempo a 3 il numero delle unità provenienti dalla selezione interna: 2 al profilo di istruttore direttivo amministrativo e 1 al profilo di istruttore direttivo di vigilanza (Ispettore di Polizia Locale). Stesse modifiche apportate anche per la previsione di assunzioni relative alla categoria “C”. La selezione esterna è stata ridotta da 19 a 18 mentre la progressione verticale prevede 4 unità, 2 riservate al profilo di istruttore amministrativo, 2 al profilo di istruttore di vigilanza (Agente di Polizia Locale).
Intanto, fanno sapere dal Comune, dal 27 febbraio ovvero la data dell’approvazione della deliberazione di Giunta Comunale n. 81, già tre dipendenti dell’Ente hanno presentato domanda di pensione anticipata in “Quota 100” quindi il budget dalle cessazioni concorrerà per le annualità 2021 e 2022, all’aumento della capacità di assunzione del Comune, schiudendo la possibilità di aumentare la dotazione organica da 333 unità (previste con deliberazione 81) a 339 unità ma la strada è tuttora in salita. (redazione@corrierecal.it)

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