LAMEZIA TERME Le deleghe, poi la sanità e l’Alta velocità. Destreggiandosi tra i suoi vari ruoli istituzionali (sindaco di Reggio Comune e sindaco di Reggio Città Metropolitana) e politici (dirigente apicale del Pd) Giuseppe Falcomatà negli ultimi giorni sembra aver alzato il ritmo della sua azione, anche comunicativa. Da mesi “intruppato”, anche dagli analisti politici, tra i “papabili” futuri candidati del centrosinistra alla presidenza della Regione – Falcomatà non perde giorno né occasione per “marcare il territorio”, cercando di stare quantomeno al passo con altri potenziali “competitor”, e per entrare in contrapposizione con il governatore – e già ricandidato governatore – del centrodestra Roberto Occhiuto, con il quale di recente è sceso a “singolar tenzone” anche in modo piuttosto rude.
Falcomatà al centro del dibattito, dunque: per stare sulla cronaca, qualche giorno fa ha rivendicato dalla Cittadella il trasferimento delle funzioni alla Città Metropolitana, in attesa da anni (anche da ben prima di Occhiuto, per la verità), poi oggi, in rapida successione, ecco le sue esternazioni sul nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro e poi sull’Alta velocità. Sul primo tema Falcomatà è intervenuto come sindaco metropolitano, ricordando che per l’ospedale nella Piana di Gioia Tauro «i cittadini attendono da quasi 20 anni» e aggiungendo, a mo’ di sollecitazione a Occhiuto: «Basta aspettare oltre, si trovino subito i fondi per realizzare l’opera». E a distanza di un’ora e mezza (scorrendo la cronologia delle email di redazione) il Falcomatà pensiero sul tema dell’Alta Velocità, al centro di una aspra polemica tra Occhiuto e il centrodestra contro il Pd e il centrosinistra: «Sull’Alta Velocità la destra fa il gioco delle tre carte, un’offesa per tutti i calabresi, un teatrino indecente che si gioca sulla pelle della nostra comunità», dice Falcomatà – qui come sindaco del Comune di Reggio Calabria – con riferimento ai ritardi e alla presunta mancanza di fondi per il tratto calabrese dell’Av. Che è poi l’argomento clou che i big del centrosinistra stanno cavalcando in queste settimane, soprattutto lo stanno cavalcando anche altri possibili – a detta degli analisti – candidati alla guida della Cittadella, come il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi e soprattutto il sindaco di Cosenza Franz Caruso, che ha persino organizzato una convention a Roma sul tema (oltre a “manovrare” sugli assetti della sua Giunta strizzando l’occhio ai leader dem Elly Schlein e Francesco Boccia), mentre dietro le quinte si muove anche il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita che punta tutto sulla nuova Agenda Urbana per poter narrare una Catanzaro finalmente capoluogo anche sostanziale della Calabria. E appunto Falcomatà, che deve fare i conti con lo stop del divieto dei tre mandati. Il tutto nel “calderone” del centrosinistra nel quale non mancano poi le rivendicazioni del M5S che qualche freccia l’ha già messa nell’arco in vista delle Regionali (Pasquale Tridico, Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico, Laura Ferrara, dicono i “bene informati”). (a. cant.)
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