Israele e Stati Uniti mantengono alti i toni e, davanti all’accordo di cessate il fuoco a Gaza che vacilla, hanno ribadito ad Hamas la scadenza di sabato per il rilascio degli ostaggi, altrimenti riprenderà la guerra nella Striscia. “Abbiamo accolto con favore la richiesta del presidente Trump che i nostri ostaggi siano liberati entro sabato a mezzogiorno così come la visione rivoluzionaria del presidente per il futuro di Gaza”, ha sottolineato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un messaggio su X, al termine di una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano durata oltre quattro ore. “All’unanimità”, il governo israeliano ha deciso che “se Hamas non restituirà gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno, il cessate il fuoco terminerà e l’Idf riprenderà a combattere intensamente finche’ Hamas non sarà definitivamente sconfitto”, ha aggiunto Netanyahu. Il premier tuttavia non ha specificato a quanti ostaggi si riferisse, se i tre previsti sabato, i nove ancora in vita inclusi nella prima fase dell’accordo o addirittura la restituzione di tutti i 76 rapiti ancora a Gaza, molti dei quali ormai morti. Secondo una fonte citata dalla stampa israeliana, l’esecutivo si appoggia all’ultimatum di Trump e resta in attesa di vedere come reagirà Hamas.
🚨🇮🇱 Il messaggio di Netanyahu:
— Dario D'Angelo (@dariodangelo91) February 11, 2025
"Ho appena concluso un'approfondita discussione di quattro ore nel gabinetto di sicurezza politica. Abbiamo tutti espresso il nostro sdegno per la situazione scioccante dei nostri tre ostaggi che sono stati liberati sabato scorso. Abbiamo anche… pic.twitter.com/KXPaJUNjgv
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