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Dall’Albania a Zuppi: tormentoni, nomi ed eventi dell’estate calabrese 2024

Trionfa il nostro cinema: Amelio al Lido e il tributo al primo Oscar italiano (1937). Dopo la Restanza ecco la Tornanza: il caso Melfi e i precedenti

Pubblicato il: 08/09/2024 – 15:10
di Eugenio Furia
Dall’Albania a Zuppi: tormentoni, nomi ed eventi dell’estate calabrese 2024

Tra terremoti veri (soprattutto sul versante ionico) o figurati, nell’estate triste dei suicidi in carcere e grottesca del Pompei-gate, delle emergenze e degli allarmi nuovi e vecchi come ragno violino, lingua blu, virus West Nile (no, peste suina ancora no) e siccità (non solo in Sicilia) è stato soprattutto il tempo dei ritorni: da quello dei Bronzi (di Siracusa! caso di campanilismo archeologico un po’ come Alarico sepolto nel Cilento) alla reunion degli Oasis giù giù fino all’ultimo ritorno – per ora solo annunciato – ovvero la seconda infornata di medici cubani fino a un forse-ritorno: la suggestione di Sandro Ruotolo candidato presidente del Pd alle prossime Regionali.
È stata la stagione di un neologismo: overtourism (caos nei trasporti, folle e prezzi esagerati) e di altri tormentoni, dai balneari al Bayesian (ma anche altri sbarchi meno vip), delle tribolate presidenziali Usa alle porte e del divorzio Arianna-Lollobrigida.
Ah, a proposito di tormentoni: era l’estate in cui dovevano partire i cantieri del Ponte ma tocca aspettare un altro po’. Intanto ecco un ABC dell’estate 2024 in Calabria.

ALBANIA

Nell’estate 2024 la Calabria batte l’Albania: è la meta low cost più apprezzata eppure per Eddie Wilson, amministratore delegato della compagnia Ryanair, c’è spazio anche per un turismo alto-spendente: «Trasformeremo la Calabria come abbiamo fatto con la Sardegna», ed è subito Overtourism – magari dalla prossima estate – appunto.

BARRETTA (CECÈ)

Sua la colonna sonora dell’estate delle sagre, dei balli in piazza e dei pranzi di Ferragosto: da Rocca di Neto il nuovo folk calabrese che aggiorna le tarantelle e omaggia anche il vino di Cirò (vai alla lettera E).

CESARE

No, non parliamo della pure mitologica gelateria reggina. C come Costabile (Franco) nel centenario della nascita e C come Calogero (Melicuccà 1910-1961, cui ad agosto è dedicata la Festa della Poesia nel suo paese d’origine), ma anche C come Cesare (Pavese): «L’estate mi ammazza», aveva scritto all’amico Tullio Pinelli, qualche tempo prima di morire suicida il 27 agosto 1950 – come noto, Pavese fu tra il 1935 e il 1936 esule in Calabria, al confino, a Brancaleone.

DIALETTO

«Chi doveva fare strada non poteva parlarlo»: così parlò Gianni Amelio, che ha scelto Catanzaro per le prime proiezioni del suo film in concorso a Venezia, intervistato dal Venerdì di Repubblica n. 1902 (30 agosto 2024). «Penso sia una grande ricchezza. Un antidoto all’omologazione. Solo che nel cinema si corre il rischio di trasformarlo in parodia».

ENOTRIA

Caso volle nell’estate del Vinitaly and the City a Sibari (vai alla lettera M) si sia affacciato alle cronache anche un parco eolico dal nome Enotria: sul mega-impianto eolico offshore nel Golfo di Squillace (37 turbine alte oltre 300 metri) posizioni varie, con Legambiente possibilista in ottica rinnovabili.

FUMETTI & LIBRI

F come Filosa ma anche come Fausto (Vitaliano): oltre al crotonese Vincenzo Filosa (con “Il Saraceno”, edito da Rizzoli Lizard, continua la saga auto-fiction del 44enne autore di “Italo” che racconta la sua terra con il filtro del disegno orientale) questa è stata l’estate di Fausto Vitaliano (Olivadi, 1962) con il suo giallo calabrese “La via del lupo” (Bompiani, con cui aveva pubblicato anche “Le ultime indagini di Gori Misticò”). La F di fotoromanzi ci porta anche all’ultima fatica del catanzarese Domenico Dara (1971), che con “Liberata” (Feltrinelli) può replicare il successo di “Malinverno” (2020) grazie alla protagonista del titolo che guarda il mondo «incasellandolo nei quadrati immaginari dei fotoromanzi». (a proposito di talentuosi narratori calabresi si segnala, fuori alfabeto, Rosella Postorino, reggina di nascita, con “Nei nervi e nel cuore. Memoriale per il presente” edito da Solferino).

GAUDIO (Gaetano detto “Tony”)

E parla calabrese anche il film d’apertura del prestigioso festival internazionale del documentario “Visioni dal mondo”, la X edizione in programma a Milano dal 12 al 15 settembre: si tratta di “The lost legacy of Tony Gaudio”, primo italiano premio Oscar nel 1937 per la fotografia di “Avorio nero” di  Mervyn LeRoy, celebrato di recente nella sua Cosenza con una mostra e un libro dopo l’apposizione di una targa nel centro storico, su quel palazzo di corso Telesio che fu il secondo studio fotografico di famiglia, nel XX secolo: il primo, nella vicina via Sertorio Quattromani, era attivo addirittura dal 1860.

HOTEL

Il re della hôtellerie europea – con progetti di espansione a Dubai, Marocco, Egitto e Usa – è il calabrese di origine Rocco Forte, 79 anni, radici ad Aiello Calabro da dove il nonno partì nel 1911 per la Scozia. «Ho fatto di tutto nelle varie strutture di famiglia – ha raccontato Forte a D di Repubblica – quindi anche le pulizie e il lavapiatti. Il mio primo lavoro estivo è stato nelle cantine del Café Royal a Londra, avevo 15 anni».

KIT

A Soverato tiene banco la polemica sulla vetrina di un negozio di profumi, che sul corso espone in bella mostra un vero e proprio kit per sniffare cocaina, con tanto di banconota da cento euro arrotolata: l’operazione di shockvertising – combinazione delle parole ‘shock’ (urto) e ‘advertising’ (pubblicità) – pare riuscita. Purché se ne parli, recita un famoso motto.

INFORMATICA

Ntt Data, colosso giapponese dell’informatica, promette un nuovo investimento nel Polo di Cosenza: si parla di 500 posti di lavoro. L’annuncio arriva a margine del tour mondiale della Amerigo Vespucci a Tokyo, sarebbe un raddoppio visto che il gruppo è già presente a contrada Cutura, a un passo dal’Unical.

LOSARDO

Le due Calabrie si confrontano a Cetraro, in occasione della presentazione del film su Giannino Losardo, vittima di un agguato mafioso: il concomitante live di un cantante neomelodico con testi non certo antimafia fa esplodere la polemica. Ma è un fatto che le canzoni di ‘ndrangheta siano un fenomeno – antropologico prima che artistico – con un certo seguito sul web.

MAGLIOCCO

Nel decennale dell’alluvione dovuta all’esondazione del Crati la Sibaritide rinasce con un evento che nell’area degli scavi che coniuga archeologia, vitivinicoltura e marketing territoriale: non mancano i musoni e di certo la prima edizione del Vinitaly and the city fuori da Verona è perfettibile, ma le 20mila presenze registrate alla tre giorni organizzata da Veronafiere con Regione Calabria, Arsac e la direzione illuminata di Filippo Demma al Museo hanno lasciato il segno.

‘NDUJA

La ‘nduja nella borsa frigo è il regalo inaspettato per Mahmood che interrompe il concerto a Roccella Jonica: un dono da 700 grammi che il cantante ha particolarmente gradito. Per un premio “in natura” per il rapper ce n’è un altro un po’ più “paludato” e insieme prestigioso: l’attore cosentino Peppino Mazzotta è il miglior interprete di monologhi del 2024, a Roma riceve il riconoscimento delle Maschere del Teatro italiano dedicandolo alla mamma da poco scomparsa.

OSPEDALI

Nell’estate della siccità e della carenza d’acqua, il paradosso della sanità “colabrodo” si manifesta a Cosenza, dove si allaga la vecchia rianimazione per una bomba d’acqua che danneggia il tetto, negli stessi giorni in cui si dimettono due primari in una settimana.

PORTI

Alla lettera P non solo il ponte che (ancora) non c’è ma anche i porti, sono anche loro nel sottogruppo sogni nel cassetto: a Paola si parla di uno studio di fattibilità e a Diamante la giunta comunale a fine agosto ha approvato «una delle soluzioni progettuali per lavori ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto», mentre a Corigliano Rossano tiene banco l’insediamento industriale di Baker Huges a bordo banchina. Non solo la chimera sullo Stretto.

QUADÀRA

Ogni tanto il New York Times scopre cose: quest’ estate ad esempio il pranzo in spiaggia all’italiana e il rito dei pomodori, sdoganati con un video su TikTok da milioni di visualizzazioni. La preparazione della salsa da conservare segna il lungo passaggio tra estate e autunno: «La sciacquatura avveniva in bacinelle azzurre infinite, quasi piscine. I pomodori puliti venivano poi immersi in paioli di rame, nerissimi di fuliggine all’esterno, e messi al fuoco con acqua. Bollivano e bollivano, un rumore lento di secoli, e il paese, intero, prendeva a profumare di autunno, di velluto, di pioggia nella terra e non so che altro. Una cosa acre ma morbida prendeva tutta l’aria, il contrario del profumo di biscotti caldi che escono dal forno» (Ester Viola, “Rossa madeleine”, il Foglio del 29 agosto 2024).

RESISTENZA

Meglio che restanza (vai anche alla lettera T). Due esempi? Panettieri e area grecanica ovvero qualche azione e meno parole per combattere lo spopolamento.

SUD

A proposito di spopolamento: eravamo tutti sotto l’ombrellone ma la notizia di un Sud con più pensioni che stipendi (studio Cgia su dati Inps e Istat) forse è passata un po’ sotto traccia: Reggio Calabria tra le città più “assistite”, nel Mezzogiorno il dato è caratterizzato dall’elevata diffusione dei trattamenti sociali e dall’inabilità.

TORNANZA

In principio fu Sandra Savaglio. Ma questa è stata l’estate del caso Melfi, la professoressa che, lasciata la cattedra di Chirurgia Toracica dell’Università di Pisa, farà il suo ingresso nel corpo docente dell’ateneo calabrese, ufficialmente lunedì 16 settembre tenendo la prolusione alla cerimonia dell’Università della Calabria; nostalgia (dal greco “dolore da ritorno”) anche per il re dei radiocronisti Francesco Repice, spesso nella sua Cosenza per progetti legati al calcio, ma anche un precedente di non-tornanza: fece notizia la moglie dell’ex rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, che si oppose alla sua nomina a commissario per la Sanità: «Non voglio andare a vivere a Catanzaro», motivò,  entrando nel pantheon dei tifosi cosentini e anticipando la levata di scudi dal capoluogo, seconda solo a quella per l’uscita di Feltri sulla «cameriera di Catanzaro».

URLA

«Io sono un catorcio dell’Italia meridionale. Ogni volta che torno al mio paese, San Pietro Magisano, in provincia di Catanzaro, devo frenarmi per non urlare» (Gianni Amelio, cit.).

VESPA

L’ineffabile consigliere regionale leghista Mattiani si segnala per la sua battaglia a favore della Vespa Piaggio «patrimonio culturale»: sovranismo identitario in versione motociclistica.

ZUPPI

Ripetuti gli appelli di monsignor Savino contro quella che definisce «secessione dei ricchi», sulla scia del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcolare italiana. È stata anche l’estate degli appelli del Papa su pace e migranti, con la tragedia di Cutro presa ancora a pietra di paragone mentre gli sbarchi non si sono mai fermati (Roccella, Crotone e la jonica catanzarese gli approdi privilegiati) – fortunatamente con numeri meno drammatici rispetto al 25 febbraio 2023.

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